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Ginnastica artistica, Europei 2019: Giorgia Villa primeggia alla trave, poi sbaglia sugli staggi. Asia d’Amato da finale al volteggio!

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L’Italia ha fatto il proprio esordio agli Europei 2019 di ginnastica artistica, due azzurre erano impegnate nella seconda suddivisione del turno di qualificazione che sta andando in scena alla Netto Arena di Stettino (Polonia). Arrivano subito due sontuosi squilli da parte delle Fate, al grande debutto in campo internazionale da seniores dopo aver dominato tra le under 16.

Giorgia Villa è infatti stata perfetta alla trave dove ha anche eseguito un’impeccabile rondata con salto indietro ed è stata premiata con un notevole 13.766 (5.7) che vale la prima posizione provvisoria: la finale di specialità può essere alla portata della nostra capitana che si è presentata in non perfette condizioni fisiche a causa di dolori a un piede e di un infortunio al dito medio della mano destra ma che ha dato riprova di poter dire la sua. La 16enne bergamasca è purtroppo uscita di pedana al corpo libero (12.666 con 5.0 di D Score, pesano tre decimi di penalità) e soprattutto è caduta alle parallele dove inseguiva la finale, aveva in dote un esercizio con una nota di partenza di 6.1 ma purtroppo ha commesso un errore e ha dovuto dire addio ai suoi sogni di gloria (12.700). Le imprecisioni relegano la Campionessa d’Europa juniores al quarto posto nel concorso generale (53.365), distaccata di sei decimi dalla britannica Ellie Downie che difende il titolo (53.965): senza quegli errori Giò sarebbe stata tranquillamente in testa in attesa delle altre big.

Asia d’Amato è invece spettacolare seconda al volteggio con la media di 14.166, davanti alla russa Maria Paseka (due volte Campionesse del Mondo, è caduta in mattinata) e alle spalle di Ellie Downie. La genovese ha eseguito un buonissimo doppio avvitamento (14.300, 5.4) e poi rondata flic con mezzo giro-salto avanti teso con mezzo giro che le è valso 14.033 (5.2): la 16enne insegue la finale con grandi velleità, l’obiettivo è assolutamente raggiungibile. Peccato per la caduta iniziale alla trave sulla serie acrobatica dal flic e salto smezzato (11.433), poi 12.900 al corpo libero e bel 13.866 alle parallele con annesso sesto posto nel giro completo (52.499).

La britannica Ellie Downie è salita in pedana per difendere il titolo conquistato due anni fa, ha commesso degli importanti errori al corpo libero (12.700) e alla trave (12.966), discrete parallele da 13.833 e volteggio da 14.466: primo posto sui quattro attrezzi con un paio di decimi di vantaggio sulla connazionale Amelie Morgan, classe 2003 al debutto tra le grandi. In questa suddivisione vanno assolutamente sottolineate le prestazioni della svedese Jonna Adlerteg alle parallele (14.666 per l’argento in carica, ha mezzo punto di vantaggio sulla sorprendente bielorussa Anastasiya Alistratava) e della tedesca Pauline Schaefer alla trave (13.666 per la Campionessa del Mondo 2017) mentre al corpo libero si continua a gareggiare al ribasso. Alle ore 16.00 scenderanno in pedana Elisa Iorio e Alice d’Amato impegnate nella terza suddivisione, di seguito un quadro con le top 3 delle varie specialità.

CONCORSO GENERALE – Doppietta britannica con Ellie Downie (53.965) che precede Amelie Mogan (53.699) ma sono molto vicine anche Anastasiia Bachynska (53.499) e Giorgia Villa (53.365). Asia d’Amato sesta con 52.499.

VOLTEGGIO – Al comando la britannica Ellie Downie con 14.366, alle sue spalle la nostra Asia d’Amato (14.166) e la russa Maria Paseka (14.133).

PARALLELE ASIMMETRICHE – Primeggia la svedese Jonna Adlerteg (14.666), a debita distanza la sorprendente bielorussa Anastasiya Alistratava (14.166) e la russa Anastasiia Iliankova (14.133).

TRAVE – Fantastico primo posto di Giorgia Villa (13.766) che precede la tedesca Pauline Schaefer (13.666) e l’ucraina Anastasiia Bachynska (13.533).

CORPO LIBERO – Rimane in testa la francese Marine Boyer che si era esibita in mattinata insieme alla belga Jade Vansteenkiste (13.133 con 5.1 di D Score per entrambe), terza la polacca Marta Pihan-Kulesza (12.933) appena davanti ad Asia d’Amato (12.900).

 

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Foto: Simone Ferraro/FGI

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