Boxe
Boxe, Mondiali 2013: Cammarelle al tappeto, è la fine di un’era
La leggenda al tappeto. Roberto Cammarelle si arrende in semifinale all’azero Magomedrasul Medzhidov, campione del mondo e d’Europa in carica dei supermassimi, e chiude con un bronzo i Mondiali di Almaty 2013. E forse anche la carriera.
Al di là del verdetto unanime dei giudici, sul quale ha influito anche un warning inflitto al pugile dell’Est Europa per una testata nella terza ripresa (28-28, 29-27, 28-28), il campione olimpico di Pechino 2008 non ha mai dato l’impressione di poter vincere.
Nel primo round Cammarelle sembra quello dei giorni belli e più pimpante rispetto ai quarti di finale, tanto da portare subito un preciso gancio sinistro: è solo un’illusione. Medzhidov reagisce e fa sentire tutta la sua potenza con due radenti ganci destri. L’italiano sembra accusare il colpo, barcolla. L’azero ne approfitta, mette a segno un altro potentissimo gancio destro d’incontro e manda al tappeto l’icona del nostro pugilato. L’uomo che ha vinto tutto, l’invincibile, subisce l’onta di un knock-down che forse segna la fine di un decennio di trionfi.
Ci si aspetta la reazione nella seconda ripresa, ma Cammarelle è stanco, logorato nel fisico. Statico sulle gambe, si presta alle offensive dell’avversario, non riuscendo in compenso a sferrare colpi precisi.
Nel terzo round il warnig inflitto a Medzhidov sembra riaprire tutto, ma il 33enne di Cinisello Balsamo non ne ha più ed accoglie la campana come una liberazione.
Se a Londra Cammarelle si era visto scippare una medaglia d’oro strameritata, questa volta l’esito del match non ammette repliche. La classe da sola nulla può con un fisico ed in particolare una schiena lacerati da anni di fatiche e patimenti. Il tempo, prima o poi, presenta il conto. E’ il tramonto di un mito.
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