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Credit: Ciamillo
La Virtus Roma può festeggiare il ritorno nel massimo campionato a quattro anni di distanza dall’ultima volta. Si è chiusa con un epilogo non adatto ai deboli di cuore la regular season del girone ovest della Serie A2 2018-2019 di basket. La formazione capitolina si è imposta con il punteggio di 83-88 sul campo di una combattiva Legnano difendendo la prima posizione dall’assalto di Capo d’Orlando e conquistando la promozione diretta in Serie A. Gli uomini di coach Piero Bucchi, alla quarta promozione della carriera dopo quelle conquistate con Rimini, Napoli e Brindisi, hanno così riportato nel massimo campionato una società che vanta una bacheca di assoluto valore nel panorama del basket italiano: uno scudetto, una Supercoppa Italiana, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Coppe Korac.
Una stagione lunga e complicata quella vissuta dalla formazione capitolina. Già alla seconda giornata infatti un brutto passo falso sul campo di Bergamo mette in discussione la fiducia dell’ambiente. La replica della squadra non tarda ad arrivare sotto forma di sette vittorie consecutive che rilanciano l’entusiasmo e valgono la prima posizione in solitaria al termine del girone di andata. La trasferta di Cassino però apre nel peggiore dei modi il ritorno e rende decisiva la sfida contro Bergamo, vinta in un incredibile overtime. Le sconfitte contro Capo d’Orlando, Trapani e Rieti incrinano nuovamente le certezze acquisite e rendono delicatissime le ultime giornate. La vittoria con Agrigento rappresenta una boccata d’ossigeno, ma lo scivolone di Treviglio costa l’aggancio ad opera di Capo d’Orlando. Con le spalle al muro e con due partite da giocare la Virtus Roma non concede più nulla: 91-64 in casa contro Scafati e 83-88 a Legnano che vale la promozione.
Il ritorno nel massimo campionato pone fine a quattro anni di sofferenze e di difficoltà che i tifosi non dimenticheranno facilmente. Dopo l’autoretrocessione in A2 al termine della stagione 2014-2015, la Virtus Roma ha infatti rischiato addirittura di sprofondare in B, salvandosi soltanto al playout in ben due occasioni (l’ultima lo scorso anno). La svolta è cominciata già in giugno, con l’annuncio ufficiale del ritorno al PalaEur. Un’ottima campagna acquisti e la capacità di rispondere presente nei momenti più delicati hanno poi fatto la differenza indirizzando la stagione sino al glorioso epilogo. La costanza dello statunitense Herny Sims, verosimilmente MVP del girone ovest, e le conferme su eccellenti livelli di Aristide Landi e Tommaso Baldasso sono state fondamentali, insieme all’apporto prezioso di Nic Moore e di Amar Alibegovic. Il contributo meno appariscente dei vari Massimo Chessa, Daniele Sandri, Andrea Saccaggi, Marco Santiangeli e Roberto Prandin (arrivato da Siena a stagione in corso) è stato altrettanto importante in una rosa, completata da Daniel Spizzichino, Edoardo Lucarelli e Bojan Matic, dove ogni elemento ha ricoperto un ruolo prezioso per il risultato finale.
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roberto.pozzi@oasport.it