Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Ciclismo
Giro d’Italia 2019: Rafal Majka, un regolarista che insegue un piazzamento nella top 10
Dopo tre anni di assenza dal Giro d’Italia, Rafal Majka è pronto a tornare al via della Corsa Rosa, il suo grande obiettivo stagionale. Il ventinovenne polacco della BORA-Hansgrohe ha incentrato questa prima parte del 2019 soprattutto sulle gare italiane, in previsione del Giro d’Italia che partirà da Bologna il prossimo 11 maggio.
Rafal in questi giorni sta ben figurando al Tour of the Alps, dove risulta essere a pari merito di big come Vincenzo Nibali e Chris Froome. Certo, la corsa italoaustriaca non è paragonabile alle tre settimane del Giro d’Italia, ma c’è da dire che in salita sta facendo vedere delle ottime prestazioni, attaccando ripetutamente e difendendosi su ogni arrivo. Insomma, la condizione attuale del polacco sembra ottima.
Messo da parte il Tour de France, che nel 2018 non gli ha regalato grandi risultati, Majka vuole inseguire la top ten del Giro, quella corsa che in sole tre partecipazioni gli ha regalato il settimo posto della classifica generale nel 2013, il sesto nel 2014 e il quinto nel 2016. Un’avanzata più che regolare per il capitano della BORA-hansgrohe, che si trova nel pieno della carriera e della maturità ciclistica, e che da quello che sta dimostrando, sembra essere intenzionato a proseguire in questo modo anche in occasione di questo Giro, nonostante il percorso non sia propriamente adatto alle sue caratteristiche. Potrà partire senza ombra di dubbio mettendo il cerchiolino rosso su qualche tappa, per poi vedere giorno dopo giorno se la strada sarà a suo favore nella quarta rincorsa alla top ten della generale.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
@lisa_guadagnini
Foto: Lapresse