Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Formula 1
F1, Mondiale 2019: Ferrari e l’allergia alle mescole C4. SF90, una “Principessa capricciosa”
Lunedì di bilanci e lunedì di amarezza: è un po’ questo il quadro in Ferrari dopo il quarto round del Mondiale 2019 di Formula Uno. L’ennesima occasione per rilanciare le quotazioni del Cavallino Rampante non è stata colta. La Mercedes si è dimostrata superiore in ogni sfaccettatura (tecnica ed umana). Alla Rossa non resta che leccarsi le ferite e provare a capire cosa fare in vista dell’appuntamento a Barcellona, fissato tra due settimane.
[sc name=”video-sky-articolo”]
A Baku (Azerbaijan) la Rossa ha mancato ancora una volta il bersaglio e al di là degli evidenti errori strategici, riferendoci alla scelta di montare le gomme medie nel Q2 o alla gestione della corsa di Charles Leclerc, la monoposto ha deluso sul piano delle prestazioni. Le migliorie apportate dalla scuderia di Maranello non hanno sortito un grande effetto e la W10 è parsa di un altro pianeta. Un aspetto evidente soprattutto nello sfruttamento delle mescole C4, le più morbide a disposizione dei team nel weekend azero. Gli pneumatici a banda rossa, per intenderci, offrono una limitata finestra di temperatura d’utilizzo, usando un gergo tipico del Circus. In altre parole, la valorizzazione della prestazione dipende dalla qualità della vettura di scaldare le gomme al punto giusto ed avere grip.
In questo round, il problema sull’avantreno era proprio quello di conservare un differenziale termico adeguato, vista la presenza dei lunghi rettilinei e di curve di pura trazione posteriore che non facilitavano questa operazione. Ebbene le Frecce d’Argento hanno trovato la chiave di volta mentre a Maranello si annaspava e le difficoltà nel primo stint di Sebastian Vettel in corsa sono state evidenti. Vien quindi da definire la SF90 una “Principessa capricciosa”. Sì perché non parliamo di una macchina lenta ma difficile da mettere a punto. Con le medie, infatti, sia Leclerc che Seb hanno fatto vedere un passo diverso ma è chiaro che per risolvere i problemi serve un deciso step in avanti e non è cosa facile.
Nel prossimo round iberico, che richiede molto alle caratteristiche aerodinamiche della vettura, le differenze tra le due grandi rivali potrebbero diventare ancora più importanti. Sta al Cavallino scuotersi e tornare rampante per porre fine all’egemonia argentata.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
FOTOCATTAGNI