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Atletica, 4 anni di squalifica per doping per la marciatrice messicana Maria Guadalupe Gonzalez Romero

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La AIU, agenzia antidoping della IAAF, ha usato il pugno duro nei confronti della marciatrice messicana Maria Guadalupe Gonzalez Romero. L’atleta 30enne argento olimpico a Rio 2016 nei 20 chilometri di marcia, infatti, ha subito una squalifica di ben quattro anni per doping al termine del processo disciplinare che ha chiuso la vicenda che era iniziata con la positività riscontrata nella giornata del 17 ottobre 2018 in un controllo (non durante una gara) a Città del Messico. A far scattare la positività di “Lupita” la presenza di epitrenbolone un metabolita del trenbolone, uno steroide anabolizzante.

La giustificazione fornita della messicana è stata quella della carne contaminata. Il trenbolone sarebbe utilizzato, infatti, dal dipartimento locale per l’agricoltura per dare da mangiare agli animali. Assieme a questa particolare giustificazione, Maria Guadalupe Gonzalez Romero avrebbe ammesso di aver mangiato 200 grammi di carne poco prima del controllo e dei tacos il giorno prima. Lupita non avrebbe quindi ammesso l’uso di sostanze dopanti sostenendo come i precedenti controlli fossero risultati negativi. La IAAF, a conoscenza di tutto, ha sentenziato che effettivamente sia vero che questo aspetto è rilevabile (come il clenbuterolo), ma non per quanto riguarda le sostanze che coinvolgano il trenbolone

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Petr Toman / Shutterstock.com

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