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Formula 1

F1, Mondiale 2019: Ferrari in stato confusionale e la gestione di Mattia Binotto è poco incisiva

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E sono cinque. La Mercedes continua a vincere e convincere: cinque doppiette nei primi cinque round del Mondiale 2019 di F1 sono un dato notevolissimo o, per meglio dire, un record. La scuderia di Brackley sta scrivendo la storia e probabilmente Lewis Hamilton, da Barcellona, ha iniziato il suo vero campionato perché ha voluto dimostrare di essere lui il migliore, dominando la corsa in lungo e in largo.

E la Ferrari? In stato confusionale. La Rossa ha terminato ancora una volta fuori dal podio e non fosse stato per l’ingresso della Safety Car il distacco da chi è davanti sarebbe stato enorme. Non va la SF90, poco guidabile in curva. Problemi di aerodinamica? Un progetto meccanico non adeguato? Tanti i punti di domanda e il vero problema è che a Maranello una risposta non c’è. Nelle considerazioni del Team Principal Mattia Binotto si nota esattamente questo e mentre gli altri continuano a migliorare la loro vettura, la Ferrari sembra essere rimasta ai test pre-invernali. Del resto se si va a vedere il crono della seconda sessione di test di Sebastian Vettel (1’16″221) è molto simile a quello ottenuto in qualifica (1’16″272) mentre la W10 ha migliorato i propri tempi di otto decimi. Certo, condizioni meteorologiche diverse, oltre alle mescole, ma l’impressione è che gli aggiornamenti non abbiano dato il risultato sperato o, quantomeno, non siano stati assorbiti da una monoposto complicata da mettere a punto.

Questione di sviluppo ma anche di gestione. Binotto, nel suo nuovo ruolo, sta convincendo poco. Il suo agire non sembra così incisivo e di questo ne risente tutto il Reparto Corse: le scelte strategiche in gara discutibili, alcune imprecisioni nel cambio degli pneumatici e un’idea sui team order poco chiara sono i punti critici. Qualcuno rimpiange Maurizio Arrivabene, altri credono che la figura di Sergio Marchionne manchi come il pane. Una situazione complessa, al cospetto di avversari che non sbagliano mai e sanno sempre massimizzare il loro lavoro. Mondiale già chiuso quindi? Probabilmente sì.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Cristiano Barni / shutterstock.com

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