Ciclismo
Giro d’Italia 2019, classifica generale stravolta. Come cambia la corsa tatticamente
Per un corridore che difficilmente si sbilancia o a malapena si presenta davanti alle telecronache, le parole di ieri di Primoz Roglic in conferenza stampa in quel di Terracina sembravano essere piuttosto veritiere: “Perché non lasciare la Maglia Rosa a qualcuno domani? Abbiamo visto il percorso e potremmo prendere questa decisione”. Ovviamente si riferiva alla sesta frazione, quella con partenza da Cassino ed arrivo a San Giovanni Rotondo, la seconda più lunga di tutto il Giro d’Italia 2019: difficile da gestire senza dover spremere tutta la squadra.
In più oggi ci si è messa una caduta nella prima fase di gara a confermare questa tesi: Roglic, colpito dalla sfortuna, è riuscito a rientrare in gruppo ma non si è preso assolutamente la responsabilità di guidare l’inseguimento. Undici corridori sono andati in fuga ed undici sono arrivati al traguardo, con un largo margine (oltre 7′) sul plotone. Visto che siamo ad inizio Giro e, che, tralasciando la cronometro iniziale e le varie cadute di questi giorni, non ci sono state grandi difficoltà altimetriche, la classifica generale era ancora molto aperta e si è andata a rivoluzionare del tutto.
Come cambia la corsa tatticamente con questo stravolgimento? Non possiamo chiamare letteralmente fuga bidone quella odierna, visto che i corridori che hanno guadagnato vantaggio non sono assolutamente uomini di classifica. Valerio Conti, nuova Maglia Rosa, capitano della UAE Emirates, al massimo ha chiuso in 24ma piazza il Giro: non ha le qualità per tenere il passo dei migliori in salita. La sua squadra dovrà assumersi la responsabilità di gestire la corsa, senza però dannarsi l’anima: l’obiettivo è stato già raggiunto, tutto ciò che viene di più è tanto di guadagnato.
Più interessanti sono le posizioni di Andrey Amador e Sam Oomen. Entrambi coinvolti in incidenti vari nei giorni scorsi, sono riusciti a rientrare in graduatoria, guadagnando addirittura su tutti. Il costaricense della Movistar ha già nel palmares una quarta ed un’ottava piazza nella Corsa Rosa, anche se con il passare dell’età non sembra più averne per poter ambire alla top-10. Il giovanissimo olandese della Sunweb è partito per fare da spalla a Tom Dumoulin: la condizione non ottimale nelle prime giornate ed il ritiro dell’uomo di Maastricht sembravano aver già compromesso tutto, ora però si è riaperta la situazione. Nono l’anno scorso, pur aiutando il più quotato compagno di squadra, ha dimostrato di tenere il passo sulle grandi montagne: se dovesse tornare al top potrebbe creare grandi grattacapi.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse