Pallavolo
Italia, l’Europa è tua! Dominio totale nel volley, le Champions League tornano a casa: doppietta dopo 9 anni
I CAMPIONI DELL’EUROPA SIAMO NOI! Urlato a squarciagola due volte, all’unisono, in quella Max Schmeling Halle che nel 2002 fu teatro del leggendario trionfo iridato della nostra Nazionale femminile: Civitanova e Novara hanno alzato al cielo le due Champions League, l’Italia è padrona indiscussa dell’Europa pallavolistica, la Lube e l’Igor sono i giganti del Vecchio Continente e hanno spedito il nostro Paese nell’empireo del volley in coda a una stagione di club davvero memorabile. L’ultima volta in cui l’Italia conquistò entrambi i massimi trofei fu nel 2010, Bergamo surclassò il Fenerbahce a Cannes mentre Trento liquidò la Dinamo Mosca a Lodz (lo stesso accadde dodici mesi prima). Tra l’altro questo 2019 passerà alla storia perché abbiamo portato a casa ben cinque Coppe Europee su sei: Trento e Busto Arsizio hanno dominato in CEV Cup, Monza si è regalata la Challenge Cup al femminile. Conegliano è arrivata in finale, Scandicci e Perugia si sono fermate in semifinale: l’Italia è semplicemente stata il caterpillar del volley europeo negli ultimi mesi.
Non vincevamo al maschile da otto anni (con Trento), al femminile non ci capitava da tre stagioni (con Casalmaggiore): oggi ci siamo abbuffati nel miglior modo possibile, le nostre società si sono espresse ai massimi livelli e hanno potuto gioire meritatamente esprimendo un gioco spumeggiante, divertente, concreto. La Lube ha detronizzato la corazzata Zenit Kazan che sembrava inaffondabile (quattro affermazioni consecutive), l’Igor è riuscita a regolare l’Imoco dopo essere stata demolita durante la Finale Scudetto. Per arrivare a questi livelli sono serviti grandi sacrifici, campagne acquisti importanti e numerose imprese: Novara non aveva il budget delle corazzate turche ma ha trionfato dopo aver battuto il VakifBank detentore in semifinale (e Conegliano avevano eliminato l’Eczacibasi ai quarti), Civitanova si è consacrata dopo aver perso sette finali negli ultimi due anni e aver ricutio il gap con i fenomeni di Alekno (privi di Leon venduto a Perugia).
Questa è la Champions League di Osmany Juantorena e Paola Egonu premiati come MVP degli atti conclusivi, questa è la Champions League di Francesca Piccinini che ha festeggiato il settimo sigillo personale a 40 anni suonati, questa è la Champions League di Cristina Chirichella ma anche delle bordate di Michelle Bartsch e Yoandy Leal, questa è la Champions League del regista Bruninho e degli immensi liberi Sansonna e Balaso, questa è la Champions League di Massimo Barbolini e Fefé De Giorgi che sono stati i due veri motori in panchina. Questa è semplicemente la Champions League dell’Italia che si è presa l’Europa a suon di schiacciate. E ora sotto con l’estate riservata alle Nazionali!
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Foto: CEV