Seguici su

Senza categoria

Internazionali d’Italia 2019: Novak Djokovic soffre ma conquista la finale. Piegato in tre set un eccellente Schwartzman

Pubblicato

il

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Nel secondo atto della sfida serba-argentina è ancora una volta il n.1 del mondo Novak Djokovic a spuntarla al Foro Italico di Roma. Nella semifinale degli Internazionali d’Italia 2019 di tennis il 31enne nativo di Belgrado ha superato Diego Schwartzman (n.24 ATP) con il punteggio di 6-3 6-7 (2) 6-3 in 2 ore e 32 minuti di partita. Un’altra dura lotta per Nole, dopo la maratona di 3 ore contro Juan Martin Del Potro del match precedente. Ha sofferto Djokovic ma ce l’ha fatta, tirando fuori il suo talento nell’ultimo parziale e conquistando il nono atto conclusivo in carriera in questo torneo, sfidando per la quinta volta l’eterno rivale Rafael Nadal, in una partita che promette scintille.

Nel primo set l’andamento è equilibrato. Entrambi i giocatori ottengono diversi punti al servizio e gestiscono lo scambio con autorevolezza. Tuttavia, quando c’è la necessità di accelerare, il n.1 ATP fa la differenza,  dando grandissima profondità allo scambio e alla prima vera occasione ottenere il break nell’ottavo game. Conscio del fatto suo, Nole tiene il servizio e archivia la pratica sul 6-3, forte dell’83% dei punti ottenuti con la prima e del 71% con la seconda.

Nel secondo set il serbo abbassa il proprio livello d’attenzione. Ne approfitta Schwartzman che per la prima volta strappa il servizio a Novak, esibendo una serie di palle corte di pregevole fattura. L’apporto della battuta però per l’argentino non è sufficiente e i due break del sesto e dell’ottavo game sono vanificati dai controbreak di Djokovic. L’epilogo è al tie-break e l’argentino non si lascia sfuggire l’occasione stavolta, approfittando dei tanti errori di un Nole innervosito dai drop shot del sudamericano e dalle condizioni del campo non ideali.

Nel terzo set la maggior classe del n.1 del mondo vien fuori e in uno scambio fantastico del sesto game si decide praticamente il confronto: la splendida contro-smorzata del tennista nativo di Belgrado è un’autentica prodezza. Un colpo durissimo alle ambizioni dell’argentino, costretto a cedere 6-3 ma meritevole degli applausi del pubblico.

 

 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità