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Ciclismo
Giro d’Italia 2019, il percorso e le tappe della seconda settimana. Arrivano le montagne!
Dopo il consueto giorno di riposo, riprenderà domani il cammino del Giro d’Italia 2019. La prima settimana ha già regalato qualche sorpresa e la cronometro di San Marino ha costretto gli uomini di classifica ad uscire allo scoperto rivelando la propria condizione. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ha ribadito il proprio ruolo di grande favorito, ma Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) ha tenuto molto bene su un terreno non adatto alle sue caratteristiche ed è sicuramente nel pieno della contesa. La presenza poi di corridori obbligati ad attaccare per recuperare terreno, come Simon Yates (Mitchelton-Scott) e Miguel Angel Lopez (Astana), renderà ancora più spettacolare la corsa. Nella seconda settimana cominceranno finalmente le montagne e dall’arrivo di venerdì a Ceresole Reale la classifica generale dovrebbe davvero iniziare a prendere una conformazione più coerente con le aspettative della vigilia. Andiamo a scoprire nel dettaglio tutte le tappe della seconda settimana del Giro d’Italia 2019.
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PERCORSO GIRO D’ITALIA 2019 (seconda settimana)
Decima tappa (martedì 21 maggio): RAVENNA-MODENA, 145 km *
La partenza sarà piuttosto tranquilla: frazione relativamente breve attraverso la Pianura Padana con un tracciato interamente pianeggiante che vedrà nuovamente protagonisti gli specialisti delle volate. Davvero difficile aspettarsi sorprese, notizia positiva per gli uomini di classifica che potranno prolungare il giorno di riposo in vista delle giornate più impegnative.
Undicesima tappa (mercoledì 22 maggio): CARPI-NOVI LIGURE, 221 km *
Esito apparentemente scontato anche in questa seconda frazione della seconda settimana, dove l’unica possibile insidia è la distanza piuttosto elevata da percorrere. Salvo imprevisti come cadute o ventagli, sempre comunque da prendere in considerazione in una corsa come il Giro d’Italia, la vittoria dovrebbe decidersi ancora una volta in volata.
Dodicesima tappa (giovedì 23 maggio): CUNEO-PINEROLO, 158 km ***
Frazione difficile da decifrare che omaggia l’impresa di Fausto Coppi nel 1949. Il gruppo scalerà il primo GPM di prima categoria della 102a edizione della Corsa Rosa, ovvero l’inedita salita del Montoso (8.8 km al 9.5% di pendenza media). Lo scollinamento si troverà però ad oltre 30 km dal traguardo e la possibilità di un attacco da parte di qualche uomo di classifica sembra piuttosto remota. Più probabile che la tappa possa premiare una coraggiosa azione da lontano, magari una fuga della prima ora. Da non sottovalutare comunque il finale, con l’impegnativo Muro di via Principi di Acaja a 2500 metri dall’arrivo sul quale potrebbe muoversi un corridore esplosivo e resistente per tentare il colpo di mano.
Tredicesima tappa (venerdì 24 maggio): PINEROLO-CERESOLE REALE, 196 km ****
Primo arrivo in salita per il Giro d’Italia 2019: si comincerà a fare sul serio. La frazione si svolgerà interamente nella provincia di Torino e si aprirà con l’ascesa al Colle del Lys, il cui attacco è collocato dopo 54 km di corsa. Dopo una lunga discesa la strada riprenderà a salire per l’inedita scalata verso il Pian del Lupo (9.4 km al 8.7%), staccarsi a questo punto significherà finire fuori classifica. L’interminabile salita verso la cima del Colle del Nicolet, con il traguardo collocato a 2247 metri di altitudine vedrà finalmente protagonisti gli uomini di classifica: l’ascesa misurerà 20.3 km con una pendenza media del 5.9%, ma presenterà un profilo estremamente irregolare e perfetto per provare un attacco. La tappa si deciderà verosimilmente negli ultimi 6 km al 9% e consegnerà un primo indicativo verdetto.
Quattordicesima tappa (sabato 25 maggio): SAINT VINCENT-COURMAYEUR, 131 km *****
Frazione breve e potenzialmente esplosiva per la classifica generale, nella quale il gruppo affronterà ben cinque GPM per un totale di 4000 metri di dislivello. Verrayes, Verrogne, Truc d’Arbe e Colle San Carlo: quattro salite lunghe e impegnative dove le squadre dei protagonisti più attesi potrebbero mantenere un’andatura elevatissima per sfiancare la resistenza degli avversari. La tappa potrebbe decidersi sul Colle San Carlo, una delle ascese più dure delle tre settimane (10.5 km al 9.8% di pendenza media), ma anche l’ultimo tratto fino a Courmayeur regalerà spettacolo considerata la fatica accumulata nelle gambe dai corridori. Un attacco al momento giusto potrebbe anche stravolgere la classifica generale.
Quindicesima tappa (domenica 26 maggio): IVREA-COMO, 232 km****
L’ultima giornata della seconda settimana presenterà una delle frazioni più intriganti della corsa: un tratto inziale di 160 km prevalentemente pianeggianti e una seconda parte perfetta per gli uomini da classiche, con un tracciato che toccherà tutte le salite iconiche del Giro di Lombardia, dalla Madonna del Ghisallo alla Colma di Solmano fino al Civiglio, dalla cui sommità mancheranno meno di 10 km al traguardo di Como. L’aspetto più interessante riguarderà però le energie rimaste nelle gambe dei protagonisti dopo due tappe di alta montagna: il tracciato movimentato potrebbe costare carissimo.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Matteo Fes / Shutterstock.com