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Ciclismo
Giro d’Italia 2019, Cesare Benedetti: “Lavoro per gli altri da anni. Oggi ho sfruttato questa grande occasione”
Undicesima stagione da professionista, una vita da gregario, e a quasi 32 anni ecco la prima vittoria in carriera, in quella Pinerolo che 70 anni incoronò un uomo come Fausto Coppi. E così al Giro d’Italia del 2019, Cesare Benedetti scrive la storia della Corsa Rosa, conquistando la Cuneo-Pinerolo. Quasi freddo, o probabilmente incredulo, il trentino della Bora-Hansgrohe ha sfruttato il momento d’incertezza del trio al comando della corsa fino all’ultimo, per poi recuperare terreno e cercare di buttarsi a capofitto alla ricerca del sogno della vita. E ce l’ha fatta.
“Ho cercato di fare la discesa del mio passo, senza seguire troppi scatti, e così ho fatto – ha affermato Benedetti ai microfoni della Rai – Sono sceso molto bene, sono rientrato, poi ho provato ad anticipare sull’ultimo strappo, ma dopo ho perso un po’ di contatto. Davanti, Capecchi, Dunbar e Brambilla si sono guardati ed io sono riuscito a rientrare. Forse sono partito troppo lungo, ma alla fine mi son detto di non aspettare“. Ancora “scosso” dalla prima vittoria da professionista ha commentato così le sue sensazioni: “Sai, non cambia tanto. Logicamente sono contento, però oramai ho quasi 32 anni. Sono felice perché è da tanti anni che lavoro per gli altri, e oggi ho avuto la prima grande occasione tutta per me, e sono riuscito a sfruttarla a pieno”. Successivamente al Processo alla tappa ha detto: “È una grande soddisfazione, ho aspettato anni per vivere un giorno così. Ho fatto gli ultimi 3 km a tutta. Avevamo in mente di vedere la reazione del gruppo. Se non avessi tenuto il ritmo dei fuggitivi avrei aiutato Formolo e Majka”. E proprio su Davide Formolo, giunto in ritardo nella tappa odierna, afferma: “Formolo è più tranquillo del solito, ha già sfruttato la sua opportunità a L’Aquila, dove però non ha dato il massimo delle potenzialità. Stasera ne parlerò con lui, ci sono ancora tante tappe. Oggi era il primo test. Può essere che non senta le gambe al massimo. L’anno scorso ha fatto un’ottima terza settimana e penso che avrà tempo per far bene”.
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Nicola Devecchi / Shutterstock.com