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MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP d’Italia al Mugello

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Il Mondiale MotoGP sbarca al Mugello per il Gran Premio d’Italia 2019, sesto appuntamento del campionato. Sulle colline toscane, oltre al solito spettacolo, andrà in scena un capitolo di grande importanza per il prosieguo dell’annata, dato che la classifica è ancora in fase di definizione, ma diversi protagonisti, e scuderie, sono chiamati a non fallire il weekend. Andiamo, quindi, ad analizzare nel dettaglio gli spunti più interessanti in vista della gara italiana.

1 Sarà ancora un assolo di Marc Marquez?

L’inizio di stagione ha messo in mostra un campione del mondo spesso dominante. Anzi, tranne la tappa di Losail lo è sempre stato, vincendo in Argentina, Spagna e Francia e, senza la caduta di Austin il Mondiale sarebbe già ben indirizzato. In teoria il Mugello è uno dei tracciato nei quali il catalano non ha mai fatto sfracelli con un solo successo nel 2014. Se, invece, anche domenica dovessimo vedere la moto numero 93 prendere, partite e distanziare tutti, il campanello d’allarme in ottica titolo sarebbe davvero notevole.

2 La Ducati farà tris al Mugello?

Nelle ultime due edizioni la scuderia di Borgo Panigale ha fatto doppietta: nel 2017 con Andrea Dovizioso e nel 2018 con Jorge Lorenzo. Un auspicio per vedere nuovamente una Ducati davanti a tutti anche in occasione della gara di domenica, dopo diversi circuiti nei quali la GP19 non ha brillato. Siamo solamente al sesto appuntamento di questo campionato, ma urge una risposta di livello da parte di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. L’occasione è ghiotta e non si può farsela scappare. Un’altra sconfitta assomiglierebbe molto ad un ko tecnico nei confronti della Honda.

3 Che Yamaha vedremo?

Valentino Rossi e Maverick Vinales, come ogni vigilia di GP si stanno ponendo la stessa domanda, ma con una piccola differenza. Se, infatti, da un lato, il “Dottore” vive fine settimana lineari senza troppi sbalzi, lo spagnolo continua ad avere alti e bassi clamorosi come successo a Le Mans. Dopo le prove libere, chiuse da dominatore, è sparito tra qualifiche e gara. La Yamaha, per loro sfortuna, continua a risultare una moto complicata da leggere e da sfruttare al meglio. La base è migliore rispetto al 2018 ma, ad ogni modo, insufficiente per lottare per il titolo contro Honda e Ducati. Il Mugello, solitamente, vede una M1 pronta a competere. Se non sarà così, anche per la scuderia di Iwata il Mondiale 2019 diventerebbe ormai una lunghissima rincorsa.

4 La Suzuki tornerà competitiva?

Il team nipponico, dopo un inizio di annata positivo, ha subito una battuta d’arresto notevole a Le Mans, con Joan Mir e Alex Rins mai in grado di essere protagonisti. Non è successo nel corso delle prove libere, nelle qualifiche e tantomeno in gara. Dopo anni nei quali la Suzuki ha cercato di avvicinarsi ai top team, ormai si attesta come terza-quarta forza del lotto, ma senza avere la giusta continuità circuito per circuito, come è normale che sia. Manca ancora questo ulteriore step. Per confermarsi pronta a lottare per ogni successo di tappa serve ancora un salto di qualità. Riuscirsi al Mugello sarebbe un’ottima conferma di questo percorso.

5 Jorge Lorenzo darà un colpo?

AAA Jorge Lorenzo cercasi. La crisi del pilota maiorchino sembra non avere fine. Dopo i due complicatissimi anni in Ducati, infatti, lo spagnolo confidava di rifarsi con gli interessi salendo sulla migliore moto del gruppo. Al momento, invece, il suo Mondiale 2019 parla di un ritiro, un 13esimo posto a Losail, un 12esimo tra Argentina e Spagna e un 11esimo in Francia. Un bottino di appena 16 punti che lo mette a distanze siderali dai migliori e che lo vede relegato nelle ultimissime posizioni. Per l’ex ducatista è necessario un cambio di passo repentino e proverà a farlo su uno dei suoi tracciati preferiti, sul quale in MotoGP ha collezionato 6 vittorie e 3 secondi posti, altrimenti le voci di appiedamento da parte della Honda si faranno sempre più ingombranti.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com

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