Ciclismo
Vincenzo Nibali vs Primoz Roglic, è nata una nuova rivalità! Squalo al veleno contro il Saltatore: duello al Giro d’Italia, sfida da brividi
Vincenzo Nibali contro Primoz Roglic, è nata una nuova rivalità nel mondo del ciclismo. L’universo dei pedali ha il vibrante confronto che attendeva da tempo: da una parte l’esperto Squalo con un palmares da urlo, dall’altra la rivelazione delle ultime due stagioni venuta dal salto con gli sci. Il confronto è definitivamente esploso al termine della tredicesima tappa del Giro d’Italia 2019: i due ciclisti sono giunti insieme sul traguardo di Ceresole Reale dopo aver scalato insieme l’ascesa che conduceva al Lago Serrù, entrambi hanno risposto a un paio di scatti dell’avversario diretto e al termine di una frazione molto impegnativa non c’è stata alcuna differenza. Lo sloveno conserva 1’44” di vantaggio sul siciliano, un margine guadagnato quasi interamente nelle cronometro di Bologna e di San Marino (a cui si aggiunge una manciata di secondi raccolta grazie alla caduta di Frascati): questo è il ritardo che il capitano della Bahrain-Merida deve recuperare nelle tante tappe di montagne che lo attendono da qui a Verona se vorrà conquistare la maglia rosa per la terza volta in carriera.
Vincenzo Nibali si è imbufalito con Roglic perché oggi è risultato passivo, si è limitato a marcarlo: il balcanico ha innervosito il nostro portacolori, non ha risposto agli attacchi degli altri uomini (Zakarin, Mollema, Majka, Landa giusto per citarne alcuni) e ha invece battezzato la ruota dell’uomo in arancione. Lo Squalo ha apertamente attaccato l’avversario: “Così non si vince un Giro. Se vuole lo invito a casa mia e gli faccio vedere la mia bacheca dei trofei“. Il palmares del 34enne è infatti cosmico e tra le tante cose figurano due Giri d’Italia, un Tour de France, una Vuelta di Spagna, una Milano-Sanremo, due Giri di Lombardia: non ha nulla da dimostrare, forse sono altri che devono prendersi le responsabilità della corsa se vogliono vincere. Hanno fatto arrabbiare lo Squalo, ci si aspetta subito una magia durante la Saint Vincent-Courmayeur di domani: cinque salite e un’ultima discesa molto complicata, terreno ideale per fare la differenza e per infiammare una rivalità definitivamente esplosa. Roglic saprà reggere mentalmente all’onda d’urto? Chi avrà la gamba migliore e la testa più pronta?
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Foto: Lapresse