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Giro d’Italia 2019, sedicesima tappa Lovere-Ponte di Legno: percorso, favoriti e altimetria. Senza Gavia c’è il Mortirolo, tappone che può risultare decisivo

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Si apre in grande stile la terza settimana del Giro d’Italia 2019, quella decisiva, che porterà verso la cronometro di Verona ed assegnerà il Trofeo Senza Fine. Sarà sicuramente grande battaglia e grande spettacolo in uno scontro diretto tra i big che oggi potrebbe sicuramente esserci. In programma la frazione numero 16 da Lovere a Ponte di Legno, rivoluzionata dopo la cancellazione del Gavia, ex Cima Coppi, a causa delle condizioni metereologiche.

Percorso

Subito un inizio mosso nella prima fase di gara, ci sono due salite vere, che portano a i Passi della Presolana e della Croce di Salven, non contrassegnate come GPM, ma comunque davvero molto impegnative, sulle quali potrebbero già esserci movimenti. Da qui il cambio di percorso, non si va verso il Gavia ma si approccia il Cevo: tutta un’altra storia, di terza categoria, con pendenze vicine al 6%. Si raggiunge Edolo e si va verso l’Aprica, dal versante più duro, comunque con pendenze non insormontabili. Discesa e ci si dirige verso Mazzo: si sale verso lo storico Passo del Mortirolo. 11,9 chilometri all’11% di pendenza media e punte al 18%. Un vero e proprio inferno: la salita di gran lunga più dura del Giro. Scollinati la discesa riporterà verso l’approccio di Ponte di Legno: ultimi 15 km con pendenze che vanno sul 3-4%.

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Altimetria

Favoriti

Ovviamente cambia tutto con l’assenza del Gavia, ma ci dovrebbe essere in ogni caso lo scontro diretto tra i big. Favoriti dunque i migliori, con Miguel Angel Lopez e Simon Yates che hanno dimostrato di essere in crescita e proveranno magari ad anticipare il gruppo lanciandosi in fuga da lontanissimo con i propri compagni di squadra. Vedremo Movistar e Jumbo Visma come riusciranno a tenere chiusa la corsa. Sul Mortirolo sarà faccia a faccia: Richard Carapaz lancerà ancora un attacco verso Primoz Roglic? Occhio ovviamente a Vincenzo Nibali che sarà intenzionato a recuperare il più possibile: se dovesse scollinare davanti poi anche in discesa potrebbe fare la differenza con le sue magnifiche abilità. Decisivi ovviamente anche i compagni di squadra, soprattutto nel tratto finale verso Ponte di Legno, trovarsi un fido scudiero davanti potrebbe significare guadagnare secondi su secondi.

 

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gianluca.bruno@oasport.it

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