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Volley femminile, Nations League 2019. Italia-Usa: la partita della verità. Azzurre per il pokerissimo

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E’ la partita più difficile ma anche più bella e stimolante di questa prima sezione di Nations League, quella che attende questa sera le azzurre di Davide Mazzanti. Di fronte ci sarà la squadra statunitense allenata dal monumento del volley mondiale Karch Kiraly e, per quanto possa essere veritiera una partita che si gioca in apertura di stagione, questa sfida darà sicuramente indicazioni importanti sul cammino dell’Italia.

Gli Usa, nella prima giornata del concentramento di Conegliano, hanno battuto 3-1 la Serbia che di campionesse del mondo in campo ne aveva ben poche, vista la scelta di Terzic di concedere un turno di riposo alle big e di prendersi una settimana di vacanza visto che alla guida della nazionale serba c’era il vice Kovacevic. La squadra azzurra, invece, ha faticato non poco contro la Repubblica Dominicana, vincendo in quattro set e dovendo ricorrere alle big Egonu e Chirichella per domare i bollenti spiriti delle caraibiche, salite di tono dopo un avvio tutto di marca italiana.

La partita contro gli Usa potrebbe dire se fu vera gloria il poker di successi in apertura dell’Italvolley in questa prima fase di Nations League. Vincere ancora per l’Italia vorrebbe dire mettere una seria ipoteca sulla conquista della final six, perdere potrebbe mettere con le spalle al muro le azzurre in vista della sfida di domani contro una Serbia rimaneggiata che però ha dimostrato di avere qualità a tal punto da aver impegnato severamente le statunitensi ieri. Un dato è certo: si affrontano a Conegliano questa sera alle 20.30 le uniche due squadre ancora a punteggio pieno dopo quattro giornate di gare e dunque ne rimarrà solo una imbattuta.

Di fronte l’Italia troverà una squadra agguerrita e ben organizzata, orchestrata in regia dall’alzatrice che ha guidato Monza alla vittoria in Cev Cup, Hancock, che fa leva sugli attacchi della opposta Drews, lo scorso anno in Turchia al Beylikduzu Voleybol Ihtisas, come la schiacciatrice Lee che però dovrebbe partire dalla panchina. Le bande sono Kingdon (26 anni, in forza al Beijing Baic Motor in Cina) e Wilhite, in forza allo Stoccarda, le centrali la ventenne Rettke e la più esperta Washington, 24 anni, che gioca in Italia nelle file del Millenium Brescia. Il libero è un’altra conoscenza del pubblico italiano, la “bergamasca” Courtney. In panchina anche il nuovo acquisto del Conegliano, appena presentato, la centrale Ogbogu che, nella giornata più importante, potrebbe anche trovare un po’ di spazio contro le azzurre.

Sul fronte Italia l’impressione è che Mazzanti abbia deciso di non spremere le sue giocatrici più forti, reduci da un finale di stagione estenuante e rientrate solo da qualche giorno nel gruppo. Ieri ha inserito Danesi e De Gennaro dall’inizio e Chirichella ed Egonu in corsa, preservando Sylla e l’impressione è che oggi potrebbe essere il giorno in cui puntare su tutte le big per poi tornare a dare spazio alle cosiddette seconde linee che tanto bene hanno fatto a Opole e nella prima parte della sfida di ieri sera contro la Repubblica Dominicana, segnando però il passo dal terzo set in poi.

 

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