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Ciclismo
Giro d’Italia 2019, diciannovesima tappa Treviso-San Martino di Castrozza: percorso, favoriti e altimetria. Arrivo in salita per passisti-scalatori
Dopo una giornata di relativa tranquillità per gli uomini di classifica, il Giro d’Italia 2019 si appresta ad aprire il trittico conclusivo che incoronerà il vincitore finale. Il primo appuntamento sarà la diciannovesima tappa che si concluderà con il penultimo arrivo in salita e vedrà nuovamente protagonisti gli scalatori. Il percorso con partenza da Treviso e arrivo a San Martino di Castrozza (151 km) si presenta decisamente movimentato e, nonostante la distanza piuttosto ridotta, potrebbe fare la differenza: le occasioni per provare a ribaltare la situazione sono sempre meno e coloro che vorranno ancora provare a conquistare il successo dovranno inventarsi qualcosa. La salita finale non offre pendenze troppo impegnative, ma considerata la fatica nelle gambe dei corridori dopo tre settimane di corsa gli equilibri potrebbero sovvertirsi improvvisamente.
Percorso 19a tappa Giro d’Italia 2019: Treviso-San Martino di Castrozza
Sicuramente mossa la parte iniziale della frazione, con le salite di Santa Maria della Vittorie e di Combai ad anticipare il Passo di San Boldo, primo GPM della giornata, che presenterà pendenza impegnative nel finale e rappresenterà un primo ostacolo per il gruppo. Dopo la discesa, la corsa proseguirà con un tratto di pianura nel quale si troveranno entrambi gli sprint intermedi di Lentiai (km 86.6) e di Fonzaso (km 109.1). Sarà quindi la volta della breve salita di Lamon (GPM di quarta categoria) che introdurrà alla parte conclusiva. L’ascesa verso San Martino di Castrozza comincerà superato il centro abitato di Siror e misurerà complessivamente 13.6 km al 5.6% di pendenza media. La parte più impegnativa sarà quella centrale, con punte che toccheranno il 10%, ma il profilo piuttosto regolare renderà complicato trovare un vero e proprio attacco. Il successo potrebbe decidersi con una volata ristretta tra coloro che non avranno perso contatto e sembra davvero difficile immaginare distacchi significativi.
Altimetria
Favoriti
L’arrivo in salita presenta diverse somiglianze con la tappa di Anterselva, quando era stato Mikel Landa (Movistar) a rompere gli indugi e attaccare per primo. Lo spagnolo potrebbe provare nuovamente un allungo nel tentativo di recuperare terreno ed avvicinarsi al podio, mentre il compagno di squadra Richard Carapaz (Movistar) potrebbe anche accontentarsi di giocare in difesa e sfruttare il lavoro degli avversari. L’attenzione sarà rivolta soprattutto a Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma): mentre il fuoriclasse siciliano non gradisce particolarmente le pendenze poco impegnative, il corridore sloveno può puntare sulla propria esplosività per aggiudicarsi un eventuale volata ristretta. Miguel Angel Lopez (Astana) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo) sono apparsi in crescita, mentre Rafal Majka (BORA-hansgrohe) e Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) stanno vivendo una terza settimana decisamente complicata. Tra le possibili sorprese uno dei nomi più quotati è quello di Simon Yates (Mitchelton-Scott), teoricamente molto adatto ad un arrivo di questo genere ma non apparso mai al livello dello scorso anno. Se la fuga dovesse andare nuovamente in porto, caratteristica costante in questo Giro d’Italia, gli uomini da seguire con maggiore attenzione potrebbero essere Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec), Thomas De Gendt (Lotto Soudal) e Hugh Carthy (EF Education First).
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roberto.pozzi@oasport.it