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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, Vincenzo Nibali di nuovo brillante. Lo Squalo è pronto a giocarsela sulle Dolomiti

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Era impossibile fare la differenza sulla salita che oggi portava al traguardo di San Martino di Castrozza, l’ascesa conclusiva era pedalabile e si stava benissimo a ruota: inventarsi qualcosa era molto complicato e infatti i big sono giunti insieme all’arrivo (ad eccezione di Miguel Angel Lopez che ha rosicchiato qualche secondo). Non era questa la frazione in cui ribaltare la situazione e tentare il tutto per tutto, Vincenzo Nibali lo sapeva e infatti non ha forzato: tutto è rinviato a domani, alla frazione dolomitica con cinque salite (due di prima categoria e tre di seconda) che possono davvero permettere di fare saltare il banco e recuperare lo svantaggio nei confronti di Richard Carapaz.

Dopo le difficoltà avute ad Anterselva, dove il siciliano ha accusato sette secondi di ritardo dall’ecuadoregno, oggi abbiamo rivisto il Nibali dei giorni migliori con una bella gamba pimpante: ha risposto bene al cambio di ritmo di Mikel Landa, è risultato baldanzoso sulle ruote dello spagnolo (quarto in classifica e a caccia del podio), si è rivelato molto attento e accorto non lasciando nulla al caso. Se si aspettavano delle risposte dal punto di vista fisico, oggi sono prontamente arrivate: il capitano della Bahrain Merida è in ottime condizioni, oggi ha letto la tappa nel miglior modo possibile e ora si prepara per la battaglia campale di domani. Tutto o niente, non c’è davvero nulla da perdere: Enzo ha già vinto due Giri d’Italia, un Tour de France e una Vuelta di Spagna, un podio in questa circostanza non cambia nulla alla sua carriera e dunque cercherà di puntare alla maglia rosa, dovrà osare per rimontare 1’54” su Carapaz (ha dalla sua anche la cronometro conclusiva ma è difficile immaginarsi grandi distacchi a Verona).

Lo Squalo è pronto per giocarsela, la condizione c’è e lui sa come si possono ribaltare certe situazioni critiche (basta ricordare il Giro d’Italia 2016): domani dovrà cercare l’impossibile sulle Dolomiti, provare un attacco da lontanissimo sul Manghen muovendo al meglio i propri compagni di squadra, poi cercare di sfruttare al meglio le tante discese previste prima dell’accoppiata finale Croce d’Aune-Monte Avena. I segnali incoraggianti sono arrivati da San Martino di Castrozza, la piccola difficoltà di Anterselva è alle spalle, ci sarà bisogno di un Nibali alla garibaldina come quello visto sul Mortirolo per sognare il numero d’antologia e scrivere una nuova pagina epica di storia del ciclismo.

 

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Foto: Lapressse

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