Ciclismo
Giro d’Italia 2019, undicesimo podio in una grande corsa a tappe per Vincenzo Nibali! Superati Coppi e Bartali, è a -1 da Gimondi!
Vincenzo Nibali ha dimostrato ancora una volta la sua immensa classe al Giro d’Italia 2019. Lo Squalo chiuderà questa 102ma edizione al secondo posto, dopo aver tentato fino all’ultimo di conquistare la maglia rosa, che è rimasta però sulle spalle dell’ecuadoregno Richard Carapaz, che ha risposto a tutti gli attacchi del capitano della Bahrain Merida. Il 34enne siciliano non riesce quindi a diventare il più anziano vincitore del Giro, ma fa comunque un ulteriore passo nella storia del ciclismo italiano.
Domani a Verona lo Squalo salirà per l’undicesima volta sul podio finale di un grande giro. Un dato davvero impressionante, perché negli ultimi nove anni Nibali è stato protagonista in ogni stagione. Il primo podio arrivò infatti nel 2010, quando fu terzo al Giro e da lì in poi ha sempre chiuso tra i migliori tre nella Corsa Rosa, vinta nel 2013 e nel 2016. Il suo straordinario palmares conta poi tre podi alla Vuelta a España, con il successo nel 2010, e due al Tour de France, con il mitico trionfo nel 2014.
In questa particolare classifica il siciliano si porta in seconda posizione ad una sola lunghezza dal record di Felice Gimondi. Il campione bergamasco è infatti il corridore italiano che ha collezionato più podi nei grandi giri, dodici: nove al Giro, due al Tour e uno alla Vuelta. Con il secondo posto che si concretizzerà domani al termine della cronometro, Nibali andrà quindi a superare Gino Bartali, che ha ottenuto sette podi al Giro e tre al Tour e a distanziare ulteriormente Fausto Coppi, che chiuse nella top 3 per nove volte al Giro e due al Tour.
Con un altro podio Nibali entrerebbe quindi ulteriormente nel mito e l’occasione arriverà alla prossima Grande Boucle. Il fuoriclasse siciliano aveva infatti già annunciato ad inizio stagione di voler correre sia il Giro che il Tour e sulle strade francesi proverà nuovamente a regalare emozioni uniche a tutti i tifosi italiani e scrivere un’altra pagina di storia di questo sport.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo