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Roland Garros 2019: Fabio Fognini è in condizione, contro Zverev partirà favorito. Osaka e Serena Williams out, Halep può fare il bis
Sono giunti alla conclusione i terzi turni del Roland Garros: sono rimasti in 16 sia nel tabellone maschile che quello femminile, che sono però in due situazioni totalmente differenti per come si sono sviluppati i rispettivi tornei.
Per quel che riguarda il maschile, anche oggi Novak Djokovic ha confermato, facendo semplicemente il suo, di essere in attesa di giorni importanti per sfoderare tutto il proprio arsenale di armi che lo sta sostenendo al numero 1 del ranking ATP. Va detto, però, che Salvatore Caruso, in un match che era impossibile da vincere, si è comportato molto bene, portandolo oltre le due ore e costringendolo in più di un’occasione a sudarsi i game. Il suo cammino è finito qui, ma gli va reso onore perché arrivare dalle qualificazioni al terzo turno è un’impresa notevole per chiunque.
Di molti presenti nel tabellone maschile non si può dire, invece, che siano messi altrettanto bene. Dominic Thiem, perlomeno, sembra migliorare: l’austriaco è uscito vincitore da un match, quello contro Pablo Cuevas, potenzialmente molto pericoloso, perché l’uruguaiano sul rosso è un osso duro per molti. Continuano le sofferenze di Alexander Zverev, che anche oggi è stato costretto al quinto set dall’altro serbo in tabellone, Dusan Lajovic, e più in generale non appare brillante, anche se arriva in un modo o nell’altro alla seconda settimana.
In questa situazione, il suo prossimo avversario, Fabio Fognini, parte favorito nel match che si giocherà lunedì. Affrontare Roberto Bautista Agut non è mai semplice per nessuno, ed era questo il test più atteso per lui alla vigilia del Roland Garros. Soltanto un breve disorientamento causato da un fastidio al muscolo soleo gli ha impedito di chiudere in tre set oggi, ma l’importante è la continuità finora mostrata sia all’interno della partita che del torneo. Il ligure è ora atteso da un match che racchiude tanti significati: la possibilità di arrivare a sfidare Djokovic (che difficilmente avrà problemi con Jan-Lennard Struff) e un passo sempre più importante verso i primi dieci del mondo.
C’è da fare un’ulteriore annotazione importante: sono arrivate agli ottavi tutte le prime 10 teste di serie, un fatto raro, ancor più a Parigi. Questo, nella parte alta, regala, oltre a Fognini-Zverev, altri due scontri di livello non indifferente: Thiem-Monfils (che sta passando sottotraccia, ma sta giocando bene) e soprattutto Khachanov-Del Potro.
La situazione cambia radicalmente se si va a parlare del tabellone femminile. L’uscita di scena di Naomi Osaka ha sorpreso fino a un certo punto, ma era diventata prevedibile e non si trattava più di se, ma di quando. Ci ha pensato Katerina Siniakova a eliminare la giapponese, che però può dormire sonni tranquilli, visto che in tasca ha due Slam e il mantenimento della leadership mondiale dopo Parigi. Rimane il fatto che, sulla terra più famosa del pianeta, in forma non è mai apparsa.
Fa rumore anche l’eliminazione di Serena Williams, ogni volta attesa all’appuntamento con il 24° Slam e ogni volta con i suoi sogni ricacciati indietro. Per la verità, la sensazione è che a Parigi non si sia presentata al meglio, e anzi di velleità vittoriose non ne avesse poi così tante. Tutto considerato, però, onore e merito a Sofia Kenin, che ha giocato una signora partita per eliminarla, a conferma dei suoi progressi e del suo status di emergente da osservare con attenzione. Potrebbero esserci scintille con Ashleigh Barty: l’australiana al rosso non è abituata, eppure agli ottavi c’è, con annessa demolizione di Andrea Petkovic, che sotto la Tour Eiffel ha raggiunto i quarti in passato.
In questo stato delle cose, il ruolo di favorita naturale passa ancor più nelle mani di Simona Halep: la rumena, dopo un paio di turni zoppicanti, ha ricordato a tutti chi è demolendo Lesia Tsurenko (o meglio, i resti dell’ucraina provenienti dalla battaglia in due giorni contro la serba Aleksandra Krunic). Le armi per confermare il titolo le ha tutte, e in più tutte le teste di serie nel suo quarto di finale sono uscite: almeno fino al penultimo atto l’unico problema potrebbe crearglielo Amanda Anisimova, il possibile futuro del tennis americano al fianco di Madison Keys e Sloane Stephens (e, forse, non solo).
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse