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MotoGP, Mondiale 2019: Marc Marquez, un campione che vince anche quando arriva secondo…

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Il sesto round del Mondiale 2019 di MotoGP fa ormai parte degli archivi. Il weekend del Mugello è stato quello del trionfo per Danilo Petrucci, il primo, dal sapore speciale perché davanti al pubblico di casa e in sella ad una moto italiana. Cosa ci può essere di meglio? Se la merita il centauro umbro che ha saputo prevalere con forza, orgoglio e determinazione.

In tutto questo però a poter sorridere è anche Marc Marquez. Sì perché sulla carta questo round doveva essere favorevole alla Ducati. Per carità, lo è stato perché due piloti sul podio ci sono stati, solo a che vincere non è stato il leader designato. Andrea Dovizioso è arrivato terzo e, nei fatti, ha perso punti in classifica nei confronti del centauro iberico, giunto secondo. Il gap è cresciuto a 12 lunghezze e la sensazione è che quando va male il buon Marc è sempre lì a un tiro di schioppo dal winner, vedi i casi di Losail (Qatar) e della corsa in Toscana. Ecco che questo risultato ha il sapore della vittoria per Marquez, tenuto conto delle difficoltà degli altri hondisti del gruppo, soprattutto del suo team-mate Jorge Lorenzo, disperso nei meandri dei bassi fondi della graduatoria e in cerca di una confidenza che con l’anteriore non c’è. Il fuoriclasse spagnolo ci sta mettendo, quindi, tanto del suo e i fatti gli stanno dando ragione.

Alla fine della fiera, quindi, è davvero difficile pensare o prevedere che questo Mondiale della classe regina possa prendere un percorso diverso da Cervera, nonostante di gare ne manchino ancora molte (13). Le risposte che sta dando il campione del mondo in carica  lasciano presagire un quadro a lui favorevole perché se le difficoltà tecniche della Honda sono così ben mascherate dal talento del pilota c’è davvero poco da fare. Un campionato già finito? Dal punto di vista aritmetico assolutamente no ma è evidente che il n.93 abbia tanti punti di forza e nella tappa sulle colline del Bel Paese ve ne è stata un’ulteriore dimostrazione. Agli avversari non resta che rimboccarsi le maniche e provare a sorprendere chi, fino ad ora, non ha mai vacillato.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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