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Atletica, Golden Gala 2019. Filippo Tortu: “Roma perfetta per tornare sui 200, voglio migliorarmi. Aspetto una curva veloce”
La notte di Filippo Tortu si avvicina, il brianzolo sarà uno degli uomini copertina del Golden Gala Pietro Mennea che andrà in scena giovedì 6 giugno allo Stadio Olimpico di Roma. Il 20enne sarà impegnato sui 200 metri dove cercherà di migliorare il suo personale di 20.34 siglato due anni fa proprio in questa manifestazione: il velocista azzurro, reduce dal 9.97 corso sui 100 metri a Rieti un paio di settimane fa, cercherà di strabiliare il pubblico della capitale fronteggiando degli avversari di lusso come il turco Ramil Guliyev (Campione del Mondo in carica) e i fenomenali statunitensi Noah Lyles e Michael Norman.
L’uomo italiano più veloce della storia è battagliero alla vigilia dell’evento e le sue dichiarazioni fanno ben sperare i tanti tifosi che lo sosterranno sugli spalti: “Quale occasione migliore di Roma per tornare a correre i 200 metri? Sono molto legato al Golden Gala e ogni volta che partecipo trovo avversari sempre più forti. Sono certo che sarà un’atmosfera unica e conto i minuti per arrivare a domani. Sogno un grande risultato davanti al Presidente della Repubblica, per me è un onore da italiano, da atleta delle Fiamme Gialle e da sportivo. Oltre a me e Gimbo Tamberi ci saranno tanti altri azzurri ed è una bella occasione per tutta l’atletica italiana di mettersi in luce. Questa è la gara col livello tecnico più alto che abbia mai affrontato nella mia carriera e voglio confrontarmi con i migliori al mondo: naturalmente il favorito è Lyles, ma anche Norman ha fatto risultati di livello mondiale e Guliyev è il campione iridato. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi, magari non soltanto di pochi centesimi. Lyles lo ricordo bene nei 100 ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz e soprattutto ricordo… la sua schiena. Speriamo stavolta di vederla da più vicino! Lui ha ottenuto grandissimi risultati, io cerco di seguirlo, e domani è la prima volta che torniamo a correre insieme. I 200 metri potrebbero essere la mia specialità, ma questo ce lo dirà la gara dell’Olimpico: sono molto ottimista di poter esprimere al meglio quello che ho fatto vedere negli ultimi metri dell’esordio sui 100 a Rieti nel 9.97 ventoso. È sicuramente una tappa importante, ma è comunque soltanto un momento di avvicinamento ai Mondiali di Doha, il vero obiettivo della stagione. Nei 200 serve più di una prova per essere perfetti e io non gareggio su questa distanza da quasi due anni. Mi aspetto una curva molto veloce e spero di ‘morire’ un pochino meno di due anni fa negli ultimi metri”.
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Foto: FIDAL/Colombo