Calcio femminile, Mondiali 2019: i criteri di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Solo tre pass per le squadre europee

Da domani si comincia finalmente. I Mondiali 2019 di calcio femminile prendono il via e sarà il Parco dei Principi di Parigi ad inaugurare la rassegna iridata del “Pallone in rosa” con la sfida tra Francia e Corea del Sud. Una competizione che, a 20 anni di distanza, vedrà anche protagonista la Nazionale italiana. La compagine allenata da Milena Bertolini, inserita nel gruppo C insieme ad Australia, Giamaica e al Brasile, si gioca le proprie chance di accesso alla seconda fase. Agli ottavi di finale giungeranno le prime due di ciascuno dei 6 gironi da quattro squadre, oltre alle quattro migliori terze.

Un torneo che però, per il Vecchio Continente, avrà anche una valenza olimpica. Saranno tre i posti disponibili per le selezioni continentali, riservati alle prime tre formazioni europee in questi Mondiali. Tuttavia vi potrebbero essere delle varianti, come accaduto nel 2015 quando, per via di un’Inghilterra ineleggibile (le Federazioni calcistiche del Regno Unito non erano d’accordo sul considerare il risultato delle inglesi (giunte terze) valido per la qualificazione della Gran Bretagna ai Giochi), accadde che la Germania giunta in semifinale e la Francia ai quarti di finale staccarono il biglietto per Rio 2016, mentre per l’ultimo posto vi fu un mini-torneo tra Norvegia, Olanda, Svezia e Svizzera che sorrise alle svedesi, argento in Brasile. In questa edizione però ci sarà una novità in questo senso. Le citate associazioni britanniche, infatti, hanno trovato un accordo per fare in modo che l’Inghilterra sia la squadra preposta per rappresentare la selezione U.K. femminile a Tokyo 2020 e non la Scozia, quest’ultima presente alla rassegna in Francia. Pertanto, la compagine di casa, la Spagna, l’Italia, le inglesi, la Norvegia, la Svezia, la Germania e l’Olanda si contenderanno i tre posti a Cinque Cerchi.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Isabella Gandolfi