WWE Super Show-Down 2019: clamorosa vittoria di un wrestler locale nella 50 Men Battle Royal

A Jeddah, nell’ultimo pay per view targato WWE è successo davvero di tutto. E noi di OA Sport siamo ovviamente qui per raccontarvi l’intero show. Stage degno di Wrestlemania, ma del resto la federazione qui in Arabia Saudita ci aveva giù abituato a un grande impatto visivo. Si parte subito forte con Seth Rolins contro Baron Corbin per il titolo Universale. Nonostante l’enorme fasciatura al costato, a causa dell’attacco nell’ultima puntata di RAW da parte di Brock Lesnar, il Beast Slayer riesce con fatica a vincere grazie ad un roll-up. Corbin lo attacca a fine match e come previsto ecco l’arrivo di Paul Heyman con la valigetta del MITB e Lesnar. Ma l’ex campione UFC, viene attaccato da Seth con un low-blow e messo definitivamente al tappeto prima a colpi di sediate e quindi con la sua stomp proprio sulla valigetta. Brock non incassa e quindi non perde la title shot ma Seth esce alla grande da questa serata.

Altro match titolato quello che vede Finn Balor contro Andrade per il titolo Intercontinentale. L’irlandese si presenta sul ring con l’attire da demon ma dobbiamo ammettere che soffre molto la tecnica e la voglia di emergere del messicano che ormai è pronto al push. Alla fine Balor vince ma a fatica e i due potrebbero proseguire la loro faida in terra americana. Faida che non sappiamo se essere finita o meno, quella fra Shane McMahon e Roman Reigns. Il figlio di Vince riesce a mettere in grande difficoltà il Big Dog con uno stile crudo e senza fronzoli. Questa volta nessuna manovra aerea degna di nota ma vittoria concreta e cinica soprattutto grazie all’intervento dello scozzese Drew McIntyre che alla fine porta in trionfo Shane sulle sua spalle. Non molto dare sul’handicap match fra Lars Sullivan e i tre della Lucha House Party che si fanno squalificare attaccando all’unisono il gigante che poi si rifà a fine match. Poca cosa anche Strowman-Lashaley con il mostro che cammina fra gli uomini che chiude con una slam e vince come da previsione l’incontro,

Decisamente molto equilibrato invece il match old school fra Randy Orton e Triple H. Sfida da ritmi bassi ma molto dura, con azioni anche sul tavolo del commentatori. Alla fine ad avere la meglio è il Legend Killer che chiude con la sua RKO dal nulla. Sconfitta per HHH dopo che quest’ultimo aveva battuto l’altro ex membro della Evolution, Batista, a WM. Meno entusiasmante del previsto l’incontro fra il campione WWE Kofi Kingston e Dolph Ziggler. A DZ manca il ritmo e questo è da imputare al suo stop per diversi mesi. Xavier Wood finalmente ci mette del suo nel cercare di aiutare l’amico che porta a casa la vittoria, mandando però su tutte le furie Ziggler che a fine match chiede a gran voce uno steel cage. Vedremo se la federazione lo accontenterà.

Sale l’adrenalina visto che arriva il momento della Battle Royal più grande della storia del wrestling con 50 uomini contemporaneamente sul ring. Per i primi minuti ovviamente è rissa totale con tante eliminazioni alla velocità della luce. Il momento finale vede Ricochet, Ali, Samoa Joe, Elias, The Miz e il wrestler locale Mansoor a darsi battaglia e alla fine, contro ogni pronostico, a vincere è proprio l’arabo che festeggia in mezzo ad un pubblico impazzito un successo che chissà, potrebbe essere l’inizio di una carriera americana. Ed eccoci al one time ever fra Undertaker e Goldberg. Ovvio, i due non hanno la freschezza atletica, il fiato e nemmeno la pulizia tecnica di 20 anni fa ma vederli sul ring uno contro l’altro fa davvero impressione. Match intenso ed equilibrato anche se gli errori da parte di entrambi sono evidenti. Alla fine tombstone del becchino che si porta a casa l’ennesima vittoria proseguendo quindi la sua striscia positiva dopo la sconfitta “post-ritiro”.

Alla prossima, qui su OAsport con il report del RAW post Super Show-Down

Guarda uno spezzone del match fra Undertaker e Goldberg 

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Foto: WWE – Dan Humphreys