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Nuoto, Settecolli 2019. Venerdì grandi firme con Peaty, Le Clos, il ritorno di Manaudou e i maghi della velocità. Curiosità per Quadarella e Codia

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E’ un venerdì grandi firme quello che attende gli appassionati di nuoto pronti a seguire un Trofeo Settecolli molto interessante. Dopo le Champions Swim Series e il Mare Nostrum, si tratta di un appuntamento molto importante di confronto per gli atleti azzurri a un mese esatto dal Mondiale di Gwangju dove l’Italia si presenta con tante speranze di ben figurare.

Si parte con le due gare veloci del dorso con la campionessa Mondiale in carica Etienne Medeiros che cercherà di fronteggiare l’assalto dell’azzurra Silvia Scalia, galvanizzata dalla chiamata Mondiale ufficializzata in settimana dal ct Cesare Butini. In campo maschile Sabbioni proverà a riprendersi lo scettro del dorso azzurro e, vista la preparazione raffazzonata dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare la prima parte di stagione, potrebbero essere proprio i 50 la gara dove sparare le (poche) cartucce a disposizione. Lo statunitense Andrew e l’ungherese Bohus i rivali degli azzurri.

Gabriele Detti è ovviamente l’uomo più atteso nei 400 stile libero uomini, dove l’avversario più pericoloso è di fatto in casa e si chiama Marco De Tullio, altra freccia all’arco di Stefano Morini. In campo femminile, invece, occhi puntati sull’azzurra Erica Musso, che proverà una difficile qualificazione in extremis a Gwangju dopo aver rappresentato l’Italia in Cina nei Mondiali di vasca corta. Non dovrebbe essere al via Simona Quadarella che, in serata, si dedicherà alla finale dei “suoi” 1500 stile libero ma la romana potrebbe anche ripensarci e quantomeno prendere parte alle batterie del mattino.

Ci sarà, invece, Adam Peaty in un 100 rana che si presenta come una delle gare clou del meeting e non solo per la presenza del numero uno mondiale che non perde occasione per venire a farsi un giro nel paese che ama di più dopo il suo, l’Italia. Al suo fianco ci saranno Scozzoli e Martinenghi, in piena preparazione mondiale, ma anche un manipolo di atleti molto interessanti, fra cui l’olandese Kamminga, i brasiliani Gomes Jr e Felipe Lima che attendono con ansia i 50, il serbo Siladji, il giapponese Koseki e il lituano Titenis ad impreziosire una gara che assomiglia tanto ad una finale mondiale. In campo femminile meno traffico di campionesse ma tre italiane che possono dire la loro: Carraro e Castiglioni che si giocano come sempre la leadership nazionale e il volto e nome nuovo Benedetta Pilato, attesa soprattutto nei 50, in cui, sempre al Foro Italico, si è migliorata per due volte due settimane fa, stabilendo tutti i record giovanili a 14 anni ancora da compiere.

Nei 100 farfalla Piero Codia inizia a prendere la mira in vista dell’appuntamento mondiale dove si presenta come campione europeo e recordman stagionale della stagione passata: i rivali sono di qualità e si chiamano Metella, Le Clos e Milak: personaggi da finale (ma forse anche da podio) mondiale. Nei 50 farfalla donne Elena Di Liddo cerca conferme, pur senza aver preparato questo appuntamento ma c’è attesa per la prova di Silvia Di Pietro che vuole riprendersi la casacca azzurra in vista del Mondiale.

I 50 stile libero maschili sono forse la gara più attesa del Settecolli: Andrew, Fratus, Takacs, Shioura, Govorov ma soprattutto lui, Florent Manaudou, il campione olimpico di Londra, vice campione a Rio che fa il suo rientro ufficiale alle gare con in testa un solo obiettivo, il terzo podio olimpico consecutivo a Tokyo 2020. In mezzo a loro i vari Orsi (a caccia del pass per Gwangju), Condorelli, Miressi, Dotto: i protagonisti della velocità azzurra in attesa che si risolva la querelle Vergani. In campo femminile si preannuncia una sfida stellare tra la danese Blume e l’olandese Kromowidjojo, due delle cinque pretendenti al titolo iridato della velocità (Manuel, Sjostrom e Campbell le altre tre). Si andrà a velocità elevatissima, mentre, magari un po’ più indietro, le specialiste azzurre, Di Pietro, Ferraioli e Raco su tutte, scalderanno i motori in vista dei 100 di domani con l’ultima staffetta (la 4×100 appunto) da qualificare ai Mondiali.

A chiudere il programma ci saranno i 1500 stile femminili destinati a vivere sul duello tra Simona Quadarella, che deve dimostrare di avere ripreso confidenza con la distanza (e soprattutto aver smaltito il lavoro svolto nella prima parte della preparazione) dopo la prova non esaltante dei campionati italiani di Riccione, e la ungherese Boglarka Kapas, sempre battuta dall’azzurra da Budapest in poi. Batterie dalle 10, finali dalle 19.

 

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Foto Gian Mattia D’Alberto / LaPresse

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