Calcio
Coppa America 2019, Uruguay-Giappone 2-2: gli asiatici spaventano la Celeste che strappa un punto fondamentale
Un 2-2 spettacolare e che rimanda tutto all’ultimo turno quello che ha chiuso il match tra Uruguay e Giappone valevole per la Coppa America 2019 all’Arena do Grêmio di Porto Alegre. Il match disputato nella notte italiana ha dato il via alla seconda giornata del Gruppo C, con la Celeste che, dopo il 4-0 rifilato all’Ecuador all’esordio cercava i tre punti per la qualificazione anticipata al turno successivo. I piani della formazione allenata da Oscar Tabarez sono stati rinviati per mano di un ottimo Giappone, due volte avanti nel punteggio ed in entrambi i casi, però, riacciuffato dopo pochi minuti. Con questo punto gli asiatici rimangono ancora in corsa per il passaggio del turno, ma devono sperare che nel match che si disputerà questa notte a Salvador, il Cile non vinca contro l’Ecuador. Rimane aperta anche la chance della miglior terza posizione, ma in questo caso saranno d’obbligo i tre punti nell’ultimo match contro la Tricolor.
Formazioni confermate in campo. Uruguay con il classico 4-4-2 con Suarez-Cavani davanti, quindi difesa con Caceres e Laxalt esterni, mentre in mezzo la coppia Godin-Gimenez è inossidabile. A centrocampo Torreira playmaker con Bentancur al suo fianco, mentre sugli esterni agiscono Lodeiro e Nandez. Per i nipponici, invece, il CT Moryashu sceglie il 3-5-2 con Myhoshi-Okazaki di punte, difesa con Tomyashu, Ueda e Iwata, mentre sugli esterni Sugioka e Itakura sorreggono il gioco di Abe, Shibasaki e Nakajima.
Il match prende il via con le due squadre che si affrontano a viso aperto, ma senza creare occasioni clamorose. Tutto viene sbloccato al minuto 25′. Miyoshi riceve palla sul lato destro dell’area di rigore uruguaiana, controlla in velocità, affronta Laxalt (che uscirà per infortunio dopo pochi istanti), lo salta con facilità e, quasi da fondo campo, lascia partire un buon tiro sul primo palo. Muslera è sorpreso, e il Giappone passa in vantaggio. Festeggiamenti che durano ben poco, dato che alla mezzora Cavani si procura un penalty. L’attaccante del PSG cerca la conclusione dal limite dell’area, ma colpisce il piede di Ueda. Interviene il VAR e assegna il rigore, anche se l’intervento del difensore appariva congruo. Dal dischetto Suarez spiazza Kawashima ed è subito 1-1. Sulle ali dell’entusiasmo la Celeste continua a premere ed è ancora Cavani il protagonista. Il classe 1987, infatti, lascia partire un gran sinistro dal limite, ma la conclusione centra il “sette” e il punteggio di 1-1 arriva fino ad inizio ripresa.
La sfida si fa più bloccata rispetto al primo tempo, la posta in palio è alta, e ci vuole qualcosa che esca dagli schemi per rendere vivo il match. Al minuto 14’st, il Giappone rimette il naso avanti. Bella ripartenza degli asiatici con Siguoka che fa tutta la fascia e crossa in mezzo, Muslera non è perfetto e Miyoshi non si fa attendere, scaricando in porta il 2-1 e la doppietta personale. I sudamericani si prendono paura e cambiano nuovamente marcia. Tabarez inserisce De Arrascaeta per un abulico Nandez e ha il via il forcing. Il pareggio arriva al minuto 21’st da calcio d’angolo. Lodeiro calcia in mezzo e, come spesso capita, Gimenez stacca in maniera perfetta: ecco il 2-2.
I nipponici provano nuovamente a riportarsi in avanti, ma è l’Uruguay a sfiorare il gol qualificazione con Suarez che, al minuto 35’st, centra la traversa con una bella conclusione. Le due squadre si fanno vedere in avanti, ma il punteggio non cambia più. A Porto Alegre è 2-2. L’Uruguay tira un sospiro di sollievo, mentre il Giappone si mangia le mani, per due vantaggi mantenuti per troppo poco tempo.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: LaPresse