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C’era una volta…”Giochi senza frontiere”…

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« Attention… trois, deux, un… ».

Ecco l’annuncio: si poteva cominciare. Tutto era pronto per “Giochi senza frontiere” , storica  trasmissione televisiva europea, a metà tra l’ironico e lo sportivo, che ha accompagnato per oltre un decennio, tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80, e successivamente negli anni ’90, gli spettatori del Vecchio Continente.

Nato da un’idea di Charles de Gaulle, il format si basava almeno inizialmente sul miglioramento dei rapporti tra i giovani studenti transalpini e quelli della Germania, tramite argomenti ludici e il superamento di prove “con un contenuto sportivo”, ma nel 1965 l’idea piacque talmente tanto che, proprio gli stessi francesi, decisero di allargare la partecipazione a tutte le nazioni europee, le quali accettarono di buon grado mettendo in piedi uno show davvero fantastico.

Dal 1965 al 1982 e dal 1988 al 1999, infatti, lo spettacolo di colori, giochi e atmosfere fantastiche andò in onda accrescendo costantemente il suo successo di pubblico anche perchè, dalla prima edizione dove parteciparono solo quattro stati (Francia, Italia, Germania e Belgio), si arrivò a coinvolgere ben 20 Paesi europei, tra cui ad esempio Malta, San Marino, Galles e il Liechtenstein.

Il gioco quindi consisteva, come detto, in una serie di simpatiche, quanto strampalate, prove dove le squadre partecipanti scendevano in campo per ottenere il numero massimo di punti, i quali potevano essere anche raddoppiati grazie all’utilizzo del jolly, nelle competizioni dove una nazione si sentiva particolarmente ferrata, fino ad arrivare a vincere la classifica finale.

L’italia vanta, oltre che il massimo numero di partecipazioni (30 edizioni), ben 4 vittorie nella rassegna, pari al Regno Unito ed alle spalle soltanto del Portogallo, primatista con 5 affermazioni.

Nell’amarcord di questo programma culto è impossibile non citare gli arbitri ufficiali dei Giochi, ovvero gli svizzeri Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi, in carica dal 1965 al 1982, e il belga Denis Pettiaux assieme al suo assistente Carlo Pegoraro, dal 1988 al 1999, gli storici presentatori italiani che si sono alternati alla conduzione del programma, da Enzo Tortora a  Milly Carlucci passando per Ettore Andenna, le edizioni itineranti del gioco e la storica annata del 1977, quando più di 17 milioni di spettatori rimasero incollati allo schermo per vedere una puntata dei Giochi entrati nella storia della televisione.

E’ giusto ricordare infine che, in questi anni, molte sono state le petizioni per far ritornare l’organizzazione della kermesse a riallestire una nuova edizione di questo meraviglioso spettacolo e non si esclude che in un futuro prossimo il format possa diventare nuovamente protagonista dei palinsesti televisivi europei.

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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Foto: hikaru.it

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