Calcio
Calcio, Coppa d’Africa 2019: lo Zimbabwe ferma sull’1-1 l’Uganda e rimanda la qualificazione delle Gru
Allo Stadio Internazionale del Cairo lo Zimbabwe ferma con una prova corale l’Uganda grazie ad un’ottima organizzazione e un calcio veloce sulle fasce. Dopo il gol iniziale di Okwi, al secondo sigillo nella manifestazione, Billiat ha riportato tutto in equilibrio. Si tratta di un pareggio che sta piuttosto stretto ai Guerrieri, considerando l’ottima partita giocata, dominando per lunghi tratti, colpendo una traversa e vedendosi negare due gol praticamente sulla linea. Le Gru non riescono a chiudere la qualificazione per paura: probabilmente, si giocheranno il primo posto con l’Egitto che giocherà alle ore 22.00 contro la Repubblica Democratica del Congo.
L’inizio del match non è dei migliori, con tanti errori da entrambe le parti, ma come all’esordio, Okwi si ripete segnando davanti alla porta il gol che sblocca la gara. Paradossalmente però, l’Uganda smette di giocare, e lo Zimbabwe prende il pallino del gioco in mano grazie alle giocate di Billiat che ci prova a più riprese con il sinistro, dopo l’occasione sciupata da Musona a due passi dalla porta. Nonostante il #11 veda il salvataggio sulla linea di Wasswa, Billiat non demorde e sigla la rete del pareggio dopo lo spunto sulla fascia di Karuru.
Nella seconda frazione la trama non cambia: le Gru non riescono a giocare e lo Zimbabwe domina a più riprese, sprecando due chance colossali con Musona. Prima, prende la traversa a due passi dalla porta, quindi, sbaglia un tiro semplice da dentro l’area. Le tante interruzioni vengono smorzate dal salvataggio sulla linea di Onyango su Munetsi, e poi dal clamoroso errore di Kaddu a volo davanti al portiere tutto solo. Il #9 ha ancora una chance ma non la frutta: i 74000 spettatori, dopo aver visto un match equilibrato tra le due outsider del girone, attendono con ansia i padroni di casa, cioè, i Faraoni.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: LaPresse