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Ciclismo
Tour de France 2019: Romain Bardet, la grande speranza d’Oltralpe. Il percorso sembra perfetto per lo scalatore
Restano soltanto pochi giorni prima della partenza del Tour de France 2019. Tra le tante stelle del panorama ciclistico internazionale che prenderanno il via nella 106ma edizione della più celebre corsa a tappe del calendario, le speranze francesi sono riposte soprattutto in Romain Bardet (AG2R La Mondiale). Il capitano della formazione transalpina punterà a riportare un corridore locale sul gradino più alto del podio a Parigi come non accade da quasi 35 anni, dal lontano successo di Bernard Hinaut nel 1985. Considerate le tante assenze, l’occasione sembra perfetta per coronare il sogno del 28enne di Brioude, località dell’Alta-Loira e sede d’arrivo della nona frazione.
Lo scalatore francese ha sempre concentrato la propria attenzione quasi esclusivamente alla Grande Boucle e in sei partecipazioni ha raccolto cinque piazzamenti nella top10 della classifica generale aggiudicandosi anche tre vittorie di tappa. Il miglior risultato è il secondo posto nel 2016, alle spalle di Chris Froome, ma anche nel 2017 il corridore transalpino aveva chiuso sul podio, dietro il fuoriclasse britannico e il colombiano Nairo Quintana. Le aspettative erano già particolarmente elevate lo scorso anno, ma una partenza difficile ha subito allontanato il francese dalle posizioni di testa e la sesta posizione finale ha lasciato sicuramente voglia di riscatto in questa edizione. Dopo la prima parte di stagione piuttosto anonima, Bardet è salito di condizione al Giro del Delfinato, chiudendo al decimo posto la classifica generale. Nell’ultima corsa affrontata, la Mont Ventoux Challenge, il transalpino ha terminato in seconda posizione alle spalle dello spagnolo Jesus Herrada e la forma dovrebbe essere perfetta per il grande appuntamento.
Il percorso del Tour de France 2019 sembra disegnato appositamente per le caratteristiche dello scalatore di Brioude (le polemiche sull’abitudine degli organizzatori di favorire ad ogni costo corridori francesi sono ormai un grande classico della vigilia della Grande Boucle). Le due cronometro non dovrebbero fare troppa differenza nell’economia della classifica generale e alcune delle tappe di montagna più impegnative si concludono con una discesa, terreno sul quale Bardet si è sempre comportato in maniera eccellente. Tra le difficoltà da non sottovalutare ci sarà sicuramente la pressione da parte del pubblico francese, stimolo da un lato ma responsabilità decisamente importante per le spalle del 28enne transalpino. Le defezioni forzate di Froome e Dumoulin rappresentano senza dubbio un vantaggio, ma la concorrenza non mancherà e servirà un definitivo salto di qualità per far sognare nuovamente la Francia e inseguire la Maglia Gialla.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Valerio Origo