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Volley femminile, Nations League 2019. Final Six: sarà la volta buona per le azzurre? Usa e Brasile le rivali più agguerrite

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L’Italia ci riprova e stavolta ci crede più del solito. Domani scatta la final six della Nations League a Nanjing in Cina e le Azzurre forse per la prima volta nella storia partono con i favori del pronostico.

Nessuno si è nascosto fin dalle prime battute della manifestazione itinerante mondiale: Mazzanti ha scelto la VNL come punto focale della marcia di avvicinamento ai tornei di qualificazione olimpica della sua squadra e per gran parte delle tappe di qualificazione di è affidato al gruppo che lo scorso anno conquistó l’argento mondiale è fra un mese cercherà di centrare al primo colpo la qualificazione olimpica contro l’Olanda a Catania. A Nanjing ci saranno tre rinforzi di qualità ed esperienza come Folie, Sorokaite (protagonista assoluta delle fasi di qualificazione) e Caterina Bosetti per un’Italia un po’ meno giovane ma pronta all’impatto con una manifestazione in cui si decide tutto con quattro incontri, tutti decisivi, in cinque giorni.

Cina e Turchia vanno a completare il girone delle azzurre e le cinesi hanno riservato a tutti, rivali e amici, un sorpresone evitando di puntare sulla formazione titolare in una manifestazione che verrà disputata tra le mura amiche. Lang Ping, per spiegare la sua decisione, ha parlato di infortuni generici avvenuti durante la fase di qualificazione ed evidentemente non vuole rischiare in vista del torneo di qualificazione olimpica che, sulla carta, non dovrebbe presentare particolari problemi per le cinesi. Sta di fatto che la Cina giocherà con la squadra B e sulla carta non dovrebbe rappresentare un problema per le azzurre. 

Avversario molto più credibile è la Turchia di Ettore Guidetti che l’Italia ultimamente ha sconfitto a più riprese ma che ha disputato una grande fase di qualificazione della VNL e si presenta molto agguerrita alla Final Six, forte di un mix interessante fra il gruppo delle più esperte e le più giovani tra cui la promettente Karakurt, protagonista della prima fase della stagione delle turche.

Le insidie per le azzurre arrivano soprattutto dall’altro girone e in particolare da Brasile e Stati Uniti, le due squadre sulla carta più forti assieme alle azzurre. Le brasiliane hanno vinto le qualificazioni dopo una fase complicata culminata con il deludente Mondiale in Giappone. All’appello mancherà la sola Tandara in un gruppo con grande qualità. 

In casa Usa ci sono due conoscenze dei tifosi italiani in più nel motore: L’alzatrice Carlini che ha saputo zittire i super critici vincendo la Champions nell’ultima partita nelle file di Novara e la schiacciatrice Hill, che ha appena rinnovato il contratto con Conegliano: due punti di forza in più per Karch Kiraly. Del gruppo A fa parte anche la Polonia che sembra un gradino più in basso rispetto alle altre nazionali ma che comunque è una squadra in crescita rispetto al disastro della mancata qualificazione ai Mondiali dello scorso anno.

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