Precisione
Tiro a volo, Mondiali Lonato 2019: nel trap maschile De Filippis e Grazini in finale, Pellielo out per un soffio. Italia prima con record a squadre!
Mauro De Filippis conferma il primo posto in solitaria che già deteneva ieri dopo le prime tre serie di piattelli ai Mondiali di tiro a volo di Lonato e va in finale nel trap maschile con il dorsale numero uno: non sarà però il solo azzurro a sparare nella lotta per le medaglie, anche se il 124/125 del tiratore italiano è ineguagliato.
In seconda posizione, dopo lo shoot off con il kuwaitiano Khaled Almudhaf, c’è infatti Valerio Grazini, al quale basta rompere il primo piattello per battere l’avversario, dopo che i due che avevano chiuso a quota 123. Spareggio necessario anche per la quarta piazza tra il transalpino Antonin Desert ed il britannico Matthew John Coward-Holley, con quest’ultimo che la spunta all’ottavo bersaglio, dato che entrambi avevano totalizzato lo score di 122.
Infine shoot-off a tre per l’ultimo posto in finale: a 121 ex-aequo erano giunti un secondo kuwaitiano, Abdulrahman Al Faihan, un secondo britannico, Nathan Hales, ed il lusitano Joao Azevedo: la spunta al secondo piattello il britannico sul portoghese, dato che il kuwaitiano aveva mancato già il primo bersaglio. Purtroppo resta fuori dallo spareggio per la finale per un solo piattello il terzo azzurro in gara, Giovanni Pellielo, finito nono a quota 120.
Nella classifica a squadre prima piazza con record del mondo frantumato per l’Italia di Mauro De Filippis, Valerio Grazini e Giovanni Pellielo, con il totale di 367/375 (p. prec. 360). Seconda posizione per il Kuwait di Khaled Almudhaf, Abdulrahman Al Faihan e Talal Alrashidi, a quota 363, proprio come la Gran Bretagna di Matthew John Coward-Holley, Nathan Hales ed Aaron Heading, che però è terza per aver fatto segnare un punteggio più basso degli avversari nella quarta serie.
Non sono in palio in finale carte olimpiche, ma sono distribuiti punti pesantissimi per il ranking olimpico, che fanno gola agli azzurri del trap maschile, che, qualora non riuscissero a centrare nessuna delle cinque carte ancora a disposizione nelle prossime manifestazioni, dovranno sperare nella classifica per vedere recapitarsi un biglietto per Tokyo 2020. Con un azzurro qualificato, l’Italia potrebbe schierare anche una coppia nella prova mista.
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: FITAV