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MotoGP
MotoGP, GP Germania 2019: Marquez, il dominatore del Sachsenring. Dovizioso e Valentino Rossi: serve una magia
Neanche il tempo di realizzare cosa è successo ad Assen (Olanda), che è subito il momento di mettersi tuta e casco ben allacciato e pensare al GP di Germania 2019, nono round del Mondiale di MotoGP. Siamo al giro di boa della stagione. Un’annata in cui il marchio di Marc Marquez è particolarmente evidente.
L’asso della Honda, reduce dal secondo posto nella Cattedrale del Motociclismo, ha visto salire il proprio vantaggio nei confronti del ducatista Andrea Dovizioso a 44 punti. Il campione nativo di Cervera, al di là dell’incidente di percorso ad Austin (Stati Uniti), ha totalizzato quattro vittorie e tre piazze d’onore. Un ruolino di marcia impressionante che attesta la mostruosa continuità di rendimento del fuoriclasse iberico, unico a sfruttare a dovere la RC213V. Chiedere in proposito a Jorge Lorenzo, costretto a riposare dopo la frattura alla sesta vertebra dorsale. Il quadro, poi, per i rivali di Marc non è roseo guardando alla storia sul Ring. Il circuito tedesco è uno dei territori di caccia preferiti di Marc, impostosi nelle ultime sei edizioni e vittorioso in carriera in ben nove circostanze, tenendo conto anche delle classi inferiori.
Servirà dunque una magia a Valentino Rossi e a Dovizioso. Il “46” viene dal terzo ritiro consecutivo e la caduta in Olanda fa male visto che, a detta del “Dottore”, una quadra era stata trovata. Vero è che le problematiche sono sempre le stesse: difficoltà nel trovare la messa a punto ideale in tempi brevi e riscontri non eccellenti nel time-attack. Partire sempre indietro comporta rischi maggiori perché nel tentativo di recuperare si può incappare in errori. E’ il caso del nove volte iridato che si augura di dare delle risposte positive in Germania su una pista particolare, “sinistrorsa”, dove la guida di Marquez è sulla carta quella più proficua.
Problematiche simili sono quelle del “Dovi”e di una Ducati che può vantare un successo a queste latitudini nel 2008 ma di anni ne sono passati undici. Decisamente troppi per le aspirazioni ambiziose della Rossa, che ha la necessità di invertire il trend in uno dei feudi del leader del campionato. Una scalata impervia si pone davanti alla scuderia di Borgo Panigale ma per tenere in vita il Mondiale sarà necessario superare i propri limiti senza però vanificare con errori il tutto.
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Foto: Valerio Origo