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Wimbledon 2019: Matteo Berrettini d’autorità conquista il terzo turno. Sconfitto Baghdatis in tre set, il cipriota dice addio al tennis

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Signore e signori sipario. Matteo Berrettini conquista la vittoria contro il cipriota Marcos Baghdatis (n.135 del mondo) con il punteggio di 6-1 7-6 (4) 6-3 in 1 ora e 43 minuti di partita, nel match valido per il secondo turno del torneo di Wimbledon 2019. Un successo significativo per l’azzurro, che con grande autorevolezza si è imposto contro un avversario giunto alla sua partita d’addio, cercando di dare tutto se stesso. Pochi i passaggi a vuoto del nostro portacolori e vittoria meritata. Per Berrettini il prossimo avversario verrà fuori dal match tra il tedesco Dominik Koepfer (n.130 ATP) e l’argentino Diego Schwartzman (n.24 del ranking).

Nel primo set l’avvio dell’italiano è convincente. Dando libero sfogo a tutta la sua potenza, il romano mette subito le cose in chiaro e nel secondo game arriva il break. Fa grandi danni con il servizio e il dritto Berrettini, e per il povero Baghdatis c’è davvero poco da fare. Spesso le risposte del cipriota sono simili a delle vere e proprie parate, per opporsi alle cannonate dell’avversario. Arriva così il secondo break del parziale nel settimo gioco, che pone fine alla frazione sul 6-1 (75% dei punti conquistati con la prima di servizio e l’80% con la seconda).

Nel secondo set Baghdatis eleva il proprio standard e soprattutto con il fondamentale della battuta regala decisamente meno. La partita si gioca su pochi punti e Matteo è abile a trovare la chiave per scardinare le certezze del rivale, favorito peraltro da qualche errore di troppo, nell’undicesimo game. Andando a servire per il set, però, l’azzurro incappa nel primo passaggio a vuoto della partita, concedendo il controbreak e consentendo a Baghdatis di arrivare al tie-break. Berrettini però non si lascia condizionare e con estrema concretezza archivia la pratica sul 7-4 senza sforzi.

Nel terzo set si assiste al trionfo tricolore, con Matteo subito avanti nello score 3-0, trovando grande profondità con i propri colpi. Il cipriota è molto provato fisicamente e i suoi limiti atletici si vedono tutti anche per rispondere alle esecuzioni non perfette di alcune palle corte dell’italiano. La frazione scorre via molto velocemente e il romano conclude con 16 ace, l’85% dei punti vinti con la prima di servizio e il 67% con la seconda. A ciò vanno aggiunti i ben 37 colpi vincenti del n.20 del ranking.

 

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Foto: LaPresse

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