Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Senza categoria
Atletica, Diamond League 2019: Noah Lyles, un fulmine da 19.50 a Losanna! Quarta miglior prestazione di sempre sui 200 metri!
Spettacolo impareggiabile per l’ottava tappa della Diamond League 2019 andata in scena alla Pontaise di Losanna, in Svizzera. La serata ha regalato tre primati mondiali stagionali e ha visto consacrarsi definitivamente la stella di Noah Lyles. La sorpresa principale è arrivata invece dalla gara di salto con l’asta, dove il polacco Piotr Lisek ha avuto la meglio su una concorrenza di assoluto valore in maniera decisamente particolare.
LO SHOW DELLA SERATA
200m (maschile) – Doveva essere il momento più atteso della serata e la gara non ha tradito le aspettative. Il 22enne statunitense Noah Lyles chiude in 19.50 facendo registrare il quarto miglior tempo di sempre (alle spalle soltanto del 19.19 di Bolt, del 19.26 di Blake e del 19.32 di Michael Johnson). Record nazionale e primato personale per l’ecuadoriano Alex Quinonez (19.87), appena davanti alla coppia canadese formata da Andre de Grasse (19.92) e Aaron Brown (19.95). Il turco campione mondiale in carica Ramil Guliyev (20.01) è invece soltanto quinto.
SALTO CON L’ASTA (maschile) – Gara semplicemente sensazionale con le stelle del panorama mondiale presenti. Lo svedese Armand Duplantis ed il francese Renaud Lavillenie realizzano entrambi 5.81, ma falliscono le misure successive e devono accontentarsi della terza posizione. Il duello per la vittoria coinvolge invece lo statunitense Sam Kendricks ed il polacco Piotr Lisek, entrambi capaci di superare al primo tentativo 5.95, ma entrambi fermati da 6.01. La necessità di assegnare comunque la vittoria nella Diamond League e il percorso identico dei due atleti convincono la giuria a concedere un salto di spareggio, ancora a quota 6.01. Il polacco salta per primo e realizza incredibilmente la misura firmando il record nazionale e soprattutto la miglior misura mondiale stagionale, mentre lo statunitense rinuncia manifestando il proprio disappunto nei confronti dei giudici.
1500m (maschile) – Mondiale stagionale e record del meeting per il il keniano Thimoty Cheruiyot che vince con il tempo di 3.28.77 una gara dal livello stellare con sei atleti al di sotto del precedente miglior tempo del 2019. Seconda posizione con uno straordinario primato personale per il norvegese Jakob Ingebrigtsen (3.30.16), il più giovane dei tre fenomenali fratelli scandinavi. Il terzo posto è del gibutiano Ayanieh Souleiman (3.30.79), appena davanti a Filip Ingebrigtsen (3.30.82). Prestazioni di assoluto valore anche l’ugandese Ronald Musagala (3.31.33) e per l’etiope Samuel Tefera (3.31.39), autori entrambi del proprio primato personale e all’arrivo in quinta e sesta posizione.
PRESTAZIONI DI PRIMO PIANO
400m (femminile) – Spettacolo di assoluto valore nella sfida tra la bahreinita Salwa Eid Naser e l’indiana Aminatou Seyni, vinta dalla prima con lo stellare tempo di 49.17 che vale il record del meeting e proietta la vicecampionessa mondiale ad un ruolo di primo piano nella prossima rassegna iridata. Discorso analogo anche per la sconfitta di giornata, autrice di un notevole 49.19 con il quale ha migliorato di oltre un secondo il precedente primato personale. Decisamente più lontana la terza classificata, la giamaicana Stephanie Ann McPherson (50.88).
110m HS (maschile) – Successo con tempo decisamente notevole per il cubano naturalizzato spagnolo Orlando Ortega che chiude in 13.05 con +1.0 di vento favorevole. La sorpresa della serata è però lo statunitense Daniel Roberts (13.11), vicecampione NCAA e classe 1998, capace di una prestazione di altissimo livello nonostante uno stile sicuramente rivedibile e numerose sbavature. La terza posizione è invece del giamaicano Ronald Levy (13.25), davanti al britannico Andrew Pozzi (13.28) ed al cinese Wenjun Xie (13.29).
100m (femminile) – Dopo il passaggio a vuoto dell’ultima tappa, immediato riscatto per la giamaicana Shelly-Ann Fraser Pryce che firma un 10.74 ad un solo centesimo dal mondiale stagionale e chiude per la tredicesima volta in carriera sotto il 10.80. Decisamente più lontane le dirette avversarie, a cominciare dalla britannica Dina Asher-Smith (10.91) e dall’ivoriana Marie-Josee Ta Lou (10.93), entrambe con il primato personale stagionale. Miglioramento anche per l’olandese Dafne Schippers (11.04) in quarta posizione.
RISULTATI ALTRE GARE
LANCIO DEL GIAVELLOTTO (femminile) – Successo per la campionessa europea in carica, la tedesca Christin Hussong, che migliora il proprio primato stagionale con 66.59 e precede l’australiana Kelsey-Lee Barber (65.63), autrice del personale, e la ceca Barbora Spotakova (63.79).
SALTO TRIPLO (femminile) – Atlete sudamericane grandi protagoniste nella gara vinta dalla campionessa olimpica colombiana Caterine Ibarguen con la misura di 14.89, sufficiente per chiudere davanti alla venezuelana Yulimar Rojas (14.82), sottotono rispetto alle ultime prestazioni, ed alla cubana Liadagmis Povea (14.77), con la miglior prestazione della carriera.
GETTO DEL PESO (femminile) – La tedesca Christina Schwanitz si aggiudica con 19.04 una competizione dal livello decisamente modesto precedendo la canadese Brittany Crew (18.46) e la svedese Fanny Roos (18.41).
400m HS (maschile) – Non conclude la propria prova José Bencosme (DNF), unico italiano presente alla serata in una gara non valida per la Diamond League. Successo decretato dal fotofinish per il tedesco Luke Campbell che precede con lo stesso tempo (49.54) l’estone Rasmus Magi. Più indietro il francese Mamadou Kasse Hann (49.90).
800m (maschile) – Tripletta keniana nel doppio giro di pista con il successo di Wyclife Kinyamal (1.43.78) davanti a Ferguson Rotich (1.43.93) ed Emmanuel Korir (1.44.01), crollato clamorosamente sul rettilineo finale. Poco più indietro il canadese Brandon McBride (1.44.14), mentre il primo europeo è il bosniaco Amel Tuka (1.44.87) in quinta posizione.
5000m (maschile) – Nella distanza più lunga della serata arriva la tripletta etiope firmata da Yomif Kejelcha (13.00.56), capace di un netto miglioramento dopo la brutta prova di Stanford, da Selemon Barega (13.01.99) e da Telahun Bekele (13.03.09).
100m (maschile) – Nonostante la gara non rientrasse nel programma della Diamond League, l’appuntamento era particolarmente atteso per il ritorno dello statunitense Justin Gatlin, campione mondiale in carica e vincitore della prova con il tempo di 9.92. Secondo posto per l’altro americano Michael Rodgers (10.01) e terza posizione per il canadese Aaron Brown (10.07).
400m HS (femminile) – Successo della statunitense Shamier Little con il tempo di 53.73 davanti alla ceca Zuzana Hejnova (54.11) ed alla connazionale Ashley Spencer, stesso tempo dell’atleta europea ma beffata al fotofinish.
SALTO IN ALTO (femminile) – Ennesima vittoria per la russa Mariya Lasitskene che realizza 2.02 per il successo e prova senza fortuna 2.07. Da sottolineare anche il nuovo primato personale (e nazionale) della bielorussa Karyna Taranda (2.00) e la terza posizione con il personale stagionale della bulgara Mirela Demireva (1.97).
SALTO IN LUNGO (maschile) – Dominio del cubano Juan Miguel Echevarria che con la misura di 8.32 (+0.5) avvicina il proprio primato stagionale. Seconda posizione con un distacco significativo per il greco Miltiadis Tentoglou (8.19), davanti al deludente sudafricano Luvo Manyonga (8.13), stessa misura del giamaicano Tajay Gayle.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
roberto.pozzi@oasport.it
Foto: LaPresse