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Tour de France 2019, risultato seconda tappa: Jumbo-Visma domina la cronometro a squadre, Vincenzo Nibali si difende egregiamente

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Un’altra giornata all’insegna del grande spettacolo e del tantissimo pubblico: la scelta della partenza da Bruxelles, visti anche i percorsi, si conferma di gran lunga la migliore. È una compagine a dominare però, fino ad ora, in questo inizio della 106ma edizione del Tour de France 2019: la Jumbo-Visma. Gli olandesi, dopo aver trionfato ieri con Mike Teunissen nella prima tappa in linea, si confermano oggi andando a prendersi il successo anche nella cronometro a squadre sempre ospitata dalla Capitale belga, di 27,3 chilometri. Non cambia dunque il leader della classifica generale: la sorpresa Teunissen resta in Maglia Gialla. 

Un dominio assoluto per una delle compagini più attrezzate nella specialità: gli olandesi hanno sbaragliato la concorrenza partendo per ultimi e migliorando il tempo del Team INEOS, che aveva sperato nella vittoria, dovendo aspettare oltre due ore (partiti per primi i britannici). Crono conclusivo di 28’57” per la Jumbo-Visma, alla velocità media di 57,2 km/h. Da segnalare anche la presenza in squadra di un corridore del calibro di Steven Kruijswijk che guadagna davvero tanto su tutti i rivali. Ritardo di 20” per il Team INEOS che comunque può accontentarsi di aver portato molto avanti i propri capitani Geraint Thomas ed Egan Bernal. Subito dietro, a 21”, a completare il podio i belgi della Deceunick Quick-Step. Nella top-5 anche Team Sunweb e Team Katusha a pari merito a 26” di ritardo.

Percorso che si dimostra velocissimo e nel quale, Jumbo-Visma a parte, i distacchi non sono clamorosi. Si difendono al meglio compagini del calibro della Education First (per Uran soli 8” di ritardo da Thomas), FDJ (benissimo i francesi con Pinot staccato di soli 32” dalla vetta) ed anche la Bahrain-Merida del nostro Vincenzo Nibali, che chiude a 36” dai vincitori. Deludono invece Mitchelton-Scott (per i fratelli Yates 41”, ma ci si aspettava molto di più), ma soprattutto Movistar (1’05” per Landa e Quintana), Trek-Segafredo (1’18” per Richie Porte) ed AG2R (1’19” per Bardet).

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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