Formula 1
F1, Nico Hulkenberg: “I regolamenti tecnici hanno peggiorato la situazione in pista, confidiamo nel 2021…”
Il Mondiale 2019 di Formula Uno aveva preso il via con l’idea di Liberty Media di regalare maggiore spettacolo e sorpassi al pubblico. Perché ciò avvenisse, assieme alla FIA, aveva studiato una nuova serie di regolamenti tecnici che, nelle loro idee, doveva rendere meno complicato inseguire un avversario e rimanergli in scia. A parte per quanto visto in qualche gara, tuttavia, questa missione appare in alto mare, e la conferma arriva dagli stessi protagonisti della massima categoria del motorsport. Lo ribadisce anche Nico Hulkenberg portacolori della Renault. “Rimanere in scia ad un rivale rappresenta un handicap sempre più grande, anzi quest’anno direi che abbiamo toccato l’apice – spiega il tedesco al sito it.Motorsport.com – Quando ti avvicini molto, forse a mezzo secondo, se chi è davanti a te sbanda o commette un errore, l’improvvisa perdita di aderenza che senti è drastica e sei costretto ad alzare il piede dall’acceleratore a tua volta”. La sensazione che si prova è davvero impressionante secondo l’ex Force India. “Sembra di andare a sbattere contro la Muraglia Cinese o come se ti crollasse il terreno sotto ai piedi. Penso che come esempi possano rendere perfettamente l’idea”.
Per l’alfiere della Renault, ad ogni modo, le strade per migliorare la situazione ci sono. Ecco la sua ricetta: “Solo una revisione importante dei regolamenti può funzionare, non basta qualche piccolo ritocco. Abbiamo bisogno di un concetto diverso e penso che è in quella direzione che stiamo andando”. Il momento che tutti i piloti stanno aspettando è la stagione 2021, quando vedremo la rivoluzione tecnica già annunciata. “Non so perchè Lewis Hamilton sia scettico su quello che accadrà, non so esattamente cosa intenda, ma penso che le regole tecniche stiano andando nella direzione giusta e per me il tema più importante è definire la questione aerodinamica nel modo giusto, in maniera da avere delle buone gare, con maggiore equilibrio e competizione. Nell’incontro di Parigi FIA e Liberty Media hanno capito davvero il nostro punto di vista e sembrava che tutti volessimo la stessa cosa, perché alla fine le corse e lo spettacolo sono ciò che vende la F1 e produce un buon intrattenimento”.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
alessandro.passanti@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
FOTOCATTAGNI