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Ciclismo
Ciclismo: Andrea Guardini tra passato e futuro
Con 21 vittorie in due anni di professionismo, non si può certo dire che Andrea Guardini non abbia lasciato il segno. Eppure, manca ancora qualcosa al velocista veronese per chiudere il cerchio. Al termine della stagione, tutto cambierà. Guardini passerà dalla Farnese all’Astana, una rivoluzione. In primis perchè il 21enne azzurro avrà la possibilità di misurarsi con i migliori velocisti al mondo con continuità.
Nove delle dieci vittorie del 2012 sono state ottenute in corse di secondo piano come il Tour de Langkawi o il Tour of Quinghai Lake, con un parterre assolutamente non paragonabile a quelli di Giro e Tour, per fare degli esempi. Proprio al Giro d’Italia Guardini ha colto la vittoria probabilmente più bella della sua carriera. Nella 18esima tappa, quella di Vedelago, ha regolato l’ormai ex-campione del mondo Mark Cavendish, anticipando il britannico senza concedergli alcuna possibilità di rimonta. La particolarità di questa frazione era rappresentata dalla scarsa lunghezza del percorso e dalle poche difficoltà altimetriche. Questo, di fatto, è rimasto fattore comune a tutte le vittoria di Guardini nonostante i buoni segnali che erano arrivati nello scorso gennaio al Tour de San Luis, con un secondo e un terzo posto nonostante le difficoltà delle tappe.
Il passaggio all’Astana permetterà al corridore azzurro di confrontarsi per la durata di tutta la stagione coi migliori sprinter del gruppo su percorsi di matrice diversa, che potrebbero far maturare ulteriormente l’ormai 23enne nato a Tregnano. Di corridori con le sue caratteristiche, in gruppo, ce ne sono pochi, esplosivi negli ultimi 50 metri di una volata, in cui Andrea riesce a fare la differenza. Al suo fianco, dovrebbe avere Jacopo Guarnieri e il kazako Assan Bazayev per aiutarlo ad affrontare lo sprint dalle prime posizioni, quelle utili per poter arrivare ad un piazzamento di rilievo.
La prossima stagione per Guardini fungerà da spartiacque tra due fasi diverse della sua carriera e sarà importante per poter capire se in futuro sarà in grado di arrivare a livelli alti come quelli che ci ha spesso fatto intravedere.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
foto: bringa.freebase.hu