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Nuoto di fondo, Mondiali 2019, Mario Sanzullo: “È il giorno più bello della mia vita, corono il sogno di partecipare alle Olimpiadi”

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Grandissima gioia per Mario Sanzullo al termine della 10 km di fondo ai Mondiali di nuoto di Gwangju (Corea del Sud), in cui ha centrato la qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020, grazie al nono posto. Un risultato davvero straordinario per il 26enne di Massa di Somma, che con una gara controllata e un finale a tutta riesce a centrare il pass per la prossima rassegna a cinque cerchi. Queste le parole dell’azzurro, riportate dalla FIN: “Ho cercato di restare sempre nel gruppo che seguiva i primi per risparmiare energie e poi risalire. Sono molto felice perché corono il sogno di partecipare alle Olimpiadi. È il giorno più bello della mia vita.

Soddisfazione anche nelle dichiarazioni di Emanuele Sacchi, il tecnico federale che lo segue a Roma: È stato bravo perché partiva da outsider. Da Kazan abbiamo cominciato a lavorare gradualmente sui 10 chilometri, costruendo la gara in base alle sue caratteristiche. Non l’ho fatto respirare per un anno e mezzo. Il livello di questa competizione ormai è altissimo. Se non hai un tempo di partenza sui 1500 di prima fascia, devi lavorare su tutto quello che può aiutarti a compensare il gap. Mario è stato perseverante, costante e determinato. Sapevamo che per conquistare il pass olimpico sarebbe dovuto arrivare qui in condizioni perfette. Ci siamo riusciti e ne siamo pienamente soddisfatti”.

Una grande prestazione sottolineata anche dal ct azzurro Massimo Giuliani, che ha parlato poi anche del risultato di Gregorio Paltrinieri: “Mi preme sottolineare anzitutto la prestazione di Sanzullo. A questo livello la prestazione del napoletano è stata superlativa e la qualificazione la meritava soprattutto per il lavoro che ha svolto. L’obiettivo per lui era centrare il pass ed è stato bravo. Poi c’è un’ottima prestazione fatta di testa e coraggio da parte di Paltrinieri. Lui sapeva che doveva sgranare il gruppo perché un arrivo tutti insieme lo sfavoriva. Ha fatto un’ottima gara partendo già al secondo giro ed imponendo un ritmo alto. Il terzo giro infatti ha dato un’ulteriore accelerata e poi però è stato risucchiato anche lui perché forse non ne aveva per arrivare fino alla fine. Forse la tattica giusta sarà di fare selezione un giro più tardi. Ha vinto Wellbrock, anche lui protagonista delle vasche, che è stato protagonista di una tattica sempre di testa ma più coperta. Quando sono partiti col francese Olivier all’ultima boa hanno rischiato poi di esser risucchiati dal gruppo, ma la strategia ha pagato”.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: LaPresse

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