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Tuffi, Mondiali 2019: la Cina domina il Team Event, unico oro che mancava al suo palmarés nella storia. Pellacani-Giovannini tredicesimi

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E’ ancora Cina, e fanno otto medaglie d’oro in otto gare per la corazzata asiatica, che domina il Team Event a Gwangju con Lin Shang e Yang Jian, dopo aver conquistato l’oro da un metro, 3 metri e dieci metro synchro sia a livello maschile che femminile, oltre che dai 10 metri synchro misto. Sfatato il tabù nell’unica gara che i cinesi finora non avevano ancora conquistato ai Mondiali. Un ultimo atto di buon livello, anche se privo ovviamente di alcuni campioni che a breve dovranno cimentarsi in importanti prove individuali, passando dalle “forche caudine” di preliminari e semifinali. L’argento è andato alla Russia, con il costante Nazin e l’attesissima (da anni) Timoshinina, che finalmente dopo tante delusioni sembra aver trovato la quadratura del cerchio, dalla piattaforma. Il bronzo è, a sorpresa, degli Stati Uniti, che continuano a sorprendere con una squadra giovane e rinnova e sanno sfruttare gli errori altrui, in questo caso della Malesia che butta via la medaglia all’ultimo tuffo con Chew. Ringraziano Katrina Young ed Andrew Capobianco, di chiare origini italiane, che compiono una gara regolarissima. Bravi! L‘Italia ha schierato una coppia giovanissima per far maturare esperienza a Riccardo Giovannini e Chiara Pellacani, sorta di riscaldamento in vista delle loro gare individuali più importanti: il 16enne romano ha iniziato alla grande dal trampolino, lui che è piattaformista, per poi sbagliare due tuffi su due da dieci metri, entrambi molto abbondanti. Pazienza. Buona impressione invece per la coetanea Chiara, persino meglio dalla piattaforma rispetto al trampolino. Siamo oltre il giro di boa nelle gare del programma tuffistico: otto terminate su 13 e la Cina vuole fortissimamente prendersi tutti gli ori. Intanto, ha raggiunto gli stessi titoli di Budapest (furono 8 sulle stesse 13 gare, quindi molto meglio qui e oggi, in Corea). I rischi maggiori possono arrivare nel trampolino 3 metri donne e dalla piattaforma 10m uomini. Ma l’impresa è assolutamente possibile.

STORIA

La gara è relativamente giovane e in attesa di essere inserita nel programma olimpico, magari a Parigi 2024. Ai Mondiali esiste da Kazan 2015, passando ovviamente poi per Budapest 2017. Incredibilmente, la Cina ha raccolto solo un bronzo quattro anni fa e niente altro. A Kazan vinse la Gran Bretagna con Daley e Gallantree, a Budapest la Francia con Marino e Rosset. Agli Europei il format fu inserito già nel 2012 e in sette edizioni si sono registrate tre vittorie russe, due francesi, una ucraina (l’ultima, nel 2018 a Edimburgo). Nessuna medaglia per l’Italia, finora, né a Mondiali né a Europei (miglior risultato un 8° posto nel 2015). La formula: sei tuffi, tre eseguiti da un uomo, tre da una donna, ovviamente della stessa Nazione. Almeno uno dei tre tuffi deve essere dal trampolino e uno dalla piattaforma per entrambi i concorrenti. Tutte le rotazioni previste: avanti, indietro, rovesciato, ritornato, con avvitamenti e con partenza dalla verticale, in questo caso naturalmente solo dalla piattaforma. La somma dei punteggi dei sei tuffi darà il risultato finale, in una gara con ben 16 squadre. Ovviamente non sono in gara atleti che fra poche ore gareggeranno nei preliminari dai 3 metri uomini, con ben 60 iscritti! Nessuna coppia è incredibilmente identica alla prova di Budapest 2017, nemmeno una…

PRIMA SERIE (A DUE)

Parte per prima l’Italia dei giovanissimi Giovannini e Pellacani. Ottimo capofitto ritornato carpiato per Giovannini, media del 7,5. 45 punti! Meritava di più, ma ha 16 anni e deve ancora “farsi” un nome tra i giudici e oltretutto non è un trampolinista. Chiara Pellacani non benissimo purtroppo, 41 punti da tre metri con l’ordinario rovesciato, anche in questo caso poco pagato. Però la romana ha sbandato un po’ nel presalto e poi l’ingresso è stato un po’ “scarso” rispetto alla perpendicolare sull’acqua. Sono 86 punti in totale per l‘Italia, che si mette comunque dietro Brasile, Cuba, Australia e Svezia. Tocca alla Cina: Lin Shan ha dominato a livello giovanile, vincendo quattro ori tra Mondiali e Olimpiadi jr. Super tuffo per lei dal trampolino, con l’ordinario indietro carpiato, 49 punti. Il maschio non esegue l’obbligatorio, ma un libero: triplo e mezzo indietro dalla verticale dalla piattaforma, in posizione carpiata. Tuffo difficilissimo, coefficiente 3,5. La Germania è l’altra squadra, assieme alla Thailandia, che nella prima serie porterà un tuffo libero. Yang Jian prende 89.25, Cina a 138.25 punti. E Yang sarà uno dei due cinesi in gara anche nella prova individuale, da dieci metri. Bene la Russia, 94 punti con Nazin e Timoshinina. Anche gli Stati Uniti dietro l’Italia. Gran Bretagna: 48 punti per Haslam, bravo dalla piattaforma lui che è un trampolinista. E porta il tuffo dalla verticale. Eden Chang dal trampolino, tuffo sbagliato, da 6, e 38 punti. Non superano l’Italia i britannici, ma l’affiancano a quota 86 punti. Davvero peccato per il tuffo non perfetto di Pellacani, altrimenti gli azzurri avrebbero potuto attentare anche quota 90, 92 punti. Germania: 42 punti per Kurjo, non benissimo dal trampolino che non è la sua specialità. Rudiger porta un tuffo libero dal grande coefficiente (3.4), jolly sfruttato non benissimo, 66.30 e 108.30 per i tedeschi. Venezuela davanti all’Italia. Thailandia: aggiunta all’ultimo, al posto della Corea del Sud, porta due tuffi liberi e si inserisce in terza posizione, ma con pochi punti dato il programma. Messico in gara con marito e moglie, Paola Espinosa Sanchez e Ivan Garcia Sanchez (hanno una figlia di un anno, Ivana): non benissimo lei, meglio lui, totale 82.00 punti, alle spalle dell’Italia. Dopo il primo giro guida nettamente la Cina, l‘Italia è ottima ottava, ma virtualmente sesta avendo Germania e Thailandia già portato tuffi liberi e senza grandi punteggi.

SECONDA SERIE (A DUE)

Italia: parte Giovannini dalla “sua” piattaforma, con verticale: sbaglia purtroppo e va troppo abbondante. Per Pellacani 62 punti sul triplo e mezzo avanti carpiato dal trampolino tre metri, bene, ma non benissimo, l‘Italia perderà colpi: 195.85 in totale. L’Australia comunque rimane dietro. Bene Cuba, che si riscatta immediatamente e va al comando. Cina: Lin Shan sbaglia la partenza sul trampolino, ma si salva nel doppio e mezzo rovesciato, 60 punti (due 5.5, per gambe piegate); Yang Jian dalla piattaforma con il quadruplo e mezzo avanti carpiato, 109 B, leggermente abbondante, ma il coefficiente è enorme (4.1), fa 90 punti e la Cina vola a quota 288.45. Bene la Russia, dietro i cinesi. Anche la Colombia scavalca l’Italia. Gran Bretagna male, dietro l‘Italia, prosegue la buona gara del Venezuela. Benissimo Young e Capobianco, Stati Uniti clamorosamente terzi, aspettando i malesi! Quando manca una serie di gara (per due tuffatori), la Cina domina la classifica a quota 288.45 punti (e un obbligatorio in meno); la Russia è seconda (ma con un libero in meno, attenzione) a quota 236.05. Terza la Malesia a 226,25, quarti gli Stati Uniti che sognano con 221.80. Grande lotta per il bronzo, ci sono anche (teoricamente) Germania, Ucraina, Cuba, Colombia e Messico. In realtà è una sfida a due USA-MalesiaItalia dodicesima a 26 punti dal terzo posto.

TERZA E ULTIMA SERIE (A DUE)

Si chiude la gara per l‘Italia. Triplo e mezzo indietro raggruppato per Giovannini, dalla piattaforma, in allenamento eseguito molto bene: non in gara purtroppo, errore grave, anche peggiore rispetto al secondo tuffo. Molto abbondante, sbaglia la partenza, prende una media del “4” e 39.60 nel parziale. Chiara Pellacani sale dalla piattaforma: doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo, bel tuffo. Posizione perfetta, gambe unite, 65.60, media voti 6.5/7, azzurri a quota 301.05. Anche Cuba davanti all’Italia. La Cina sbaglia un tuffo e incredibilmente è un obbligatorio: Yang Jian da 45 punti nel capofitto ritornato, forse il peggior ordinario di sempre!. Chiude Lin Shan alla grandissima, nel doppio e mezzo indietro con un avvitamento, 83.20, media del 9, totale 416.65. Oro sicuro! Anche se manca il punteggio clamoroso. La Gran Bretagna vinse l’oro a Kazan con 434 punti, quattro anni fa. Russia per l’argento: Nazin è un trampolinista con passato da piattaformista, bene nei suoi due tuffi da tre metri. Chiude Timoshinina alla grande con il triplo e mezzo indietro raggruppato da dieci metri: Russia seconda e d’argento a quota 390.05, soli 26 punti e 6 decimi dai cinesi. Ottimo punteggio per gli americani, 357.60, mettono pressione ai malesi. Malesia per il bronzo: Leong con il doppio e mezzo indietro carpiato con un avvitamento avanti, buona: media del 7.5, parziale di 68.80; mancano 63 punti per il bronzo, tutto nelle mani di Chew, triplo e mezzo rovesciato raggruppato. E invece no, errore clamoroso, prende “5” come media, 52.50 di parziale, la Malesia butta via il podio finendo a quota 347.80, dieci punti dietro gli Stati Uniti che ringraziano e agguantano un risultato non previsto! Malesia quarta, Australia quinta, Gran Bretagna sesta,. Italia tredicesima con 301.05, preceduta anche da Colombia, Germania, Ucraina, Messico, Svezia, Cuba. 

 

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Foto: Renzo Brico.

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