Nuoto
Nuoto di fondo, Mondiali 2019: la staffetta mixed guidata da Paltrinieri cerca il colpaccio a Gwangju
Domani alle ore 01.00 italiane sarà tempo di staffetta nei Mondiali 2019 di nuoto di fondo. A Gwangju (Corea del Sud), la Nazionale ha voglia di arricchire il proprio medagliere, fino ad ora piuttosto scarno. Il solo bronzo vinto da Rachele Bruni, nella 10 km (pass olimpico conquistato), è un troppo poco per una compagine come quella del Bel Paese arrivata in Asia con ben altre ambizioni.
Certo, sono arrivate le qualificazioni a Cinque Cerchi di Gregorio Paltrinieri e Mario Sanzullo, rispettivamente 6° e 9° nella 10 km maschile, ma è chiaro che il bilancio lo si fa prettamente sul numero di metalli incamerati. Ecco che un’occasione da sfruttare potrebbe essere la staffetta mixed: 5 km divisi in 4 (due uomini e due donne) che potrebbero dare finalmente all’Italia qualcosa di importante. La formazione dovrebbe essere formata da Domenico Acerenza, la citata Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi e il menzionato Gregorio Paltrinieri.
Sulla carta un quartetto molto forte, reso tale dal contributo di due atleti, come Greg e Mimmo, assai avvezzi alla piscina e alla distanza dei 1500 stile libero. In questo caso saranno 1250 i metri ciascuno da coprire e questo potrebbe essere particolarmente adatto ai due allievi di Stefano Morini. Un test, poi, probante per lo stesso carpigiano che potrebbe avere anche delle indicazioni utili in vista delle gare che lo attendono in piscina (800-1500 stile libero), tenendo conto proprio della distanza coperta in acque libere, simile a quella nella quale gareggia solitamente.
Le formazioni rivali, sulla carta, dovrebbero essere i campioni del mondo in carica della Francia. Il quartetto David Aubry, Oceane Cassignol, Aurelie Muller (argento nella 5 km in questi Mondiali) e Marc-Antoine Olivier (argento nella 10 km in questi Mondiali) è da temere. Lo stesso discorso vale per la Germania: Lea Boy, Sarah Kohler (rivale di Simona Quadarella in vasca), Soeren Meissner e Rob Muffels (bronzo iridato nella 10 km) sono altrettanto degni di considerazione come l’Ungheria guidata da Kristof Rasovszky (oro nella 5 km in Corea del Sud) e l’Olanda, annoverante i due campioni olimpici della 10 km Sharon van Rouwendaal e Ferry Weertman.
Ci sarà quindi da lottare e senza dubbio non mancherà lo spettacolo.
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Foto: shutterstock