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Tuffi, Mondiali Gwangju 2019. Bertocchi/Verzotto: quanti errori! Lontani dai primi nel sincro 3 metri misto senza Cina. Australia d’oro

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Un mezzo disastro, non ci sono altre parole per raccontare la gara che chiude il Mondiale più grigio degli ultimi quindici anni per il movimento azzurro dei tuffi. Maicol Verzotto ed Elena Bertocchi concludono fra le lacrime la rassegna iridata di Gwangju con un 13mo posto nel Sincro misto da 3 metri che non rende onore alla qualità del duo azzurro ma rende bene l’idea della situazione generale di sfiducia che si è venuta a creare in buona parte della squadra azzurra in Corea del Sud.

Tanti errori, anche un po’ di preoccupazione per il colpo subito da Elena Bertocchi nell’impatto con il trampolino (nessuna conseguenza grave per fortuna) e molta delusione per un risultato nettamente al di sotto delle aspettative che cancella gli azzurri anche dalle prossime World Series, riservate alle prime sei coppie. Gli azzurri non sono mai stati veramente in corsa in una gara che, a sorpresa, non ha visto al via la Cina, dominante finora nei tuffi, che ha deciso, quasi con un gesto magnanimo, di non prendere parte alla penultima gara del programma, lasciando via libera agli altri paesi.

Se l’Italia, che lo scorso anno aveva anche chiuso una gara di Coppa del Mondo al secondo posto alle spalle dei cinesi, non è riuscita ad approfittare dell’assenza pesante, è stata l’Australia di Keeney, autentica trascinatrice, e Carter che ha vinto in rimonta con 304.86, con soli 8 decimi di vantaggio sul Canada che era in testa dopo tre serie, ha fatto i conti con un quarto tuffo non all’altezza che lo ha fatto precipitare in terza posizione prima di riprendersi l’argento con un ultimo tuffo che, fra coefficiente ed esecuzione di buon livello, ha fruttato ai nordamericani Imbeau-Dulac e Abel ben 70.38 punti per un complessivo di 304.08, Il bronzo è andato alla Germania di Massenberg e Punzel che, nonostante un ultimo tuffo da 65.70 (nel penultimo si trovava al secondo posto), ha resistito al ritorno della Gran Bretagna di Daley e Reid che ha piazzato invece un ultimo tuffo stratosferico da 73.47 ma ha pagato qualche imprecisione (soprattutto sul sincronismo) nei salti precedenti.

Per l’Italia gara ad inseguimento già negli obbligatori con un doppio 46 (48.80 e 46.20) che ha posto gli azzurri al decimo posto ma a soli due punti dalla zona podio. A togliere ogni speranza di gara di vertice alla coppia italiana è arrivata la terza serie in cui Verzotto si è trovato lanciato molto lontano dalla tavola sullo slancio ed ha compromesso il sincronismo: per l’Italia solo 51.30 mentre dalle altre parti fioccavano i 60 e 70 e un tredicesimo posto che rimarrà tale fino alla fine con altri due tuffi liberi assolutamente al di sotto degli standard azzurri e addirittura il tocco del trampolino da parte di Elena Bertocchi che archivia così un Mondiale da dimenticare in gran fretta perchè tra poco è già tempo di Europei e alla squadra italiana si chiede a gran voce un importante riscatto.

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