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Formula 1

F1, GP Germania 2019: le vittorie della Ferrari a Hockenheim. Undici successi totali ma l’ultimo risale al 2012 con Alonso

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Mancano ormai cinque giorni all’inizio del weekend di gara di Hockenheim, storico tracciato tedesco che ha già ospitato 37 edizioni del Gran Premio di Germania valevoli per il Mondiale di Formula 1. La Ferrari ha un ottimo feeling con la pista tedesca ed infatti è la scuderia con il maggior numero di vittorie ottenute a quota 11, anche se l’ultimo successo risale addirittura al 2012 e dunque prima dell’era ibrida.

Il primo trionfo della casa di Maranello sulla prima configurazione dell’Hockenheimring arrivò nel 1977 con l’austriaco Niki Lauda, mentre negli anni ’80 la Rossa ottenne solo due vittorie complessive nel 1982 e 1983 con i francesi Patrick Tambay e Renè Arnoux. Passarono addirittura undici anni prima di un nuovo successo della Ferrari sulla velocissima pista tedesca, che vide protagonista l’austriaco Gerhard Berger nel 1994, mentre nel 1999 il britannico Eddie Irvine rilanciò le proprie ambizioni iridate grazie ad un primo posto appena davanti al compagno di squadra Mika Salo.

Il primo Gran Premio di Germania disputato nel nuovo millennio è sicuramente ricordato come uno dei più pazzi e rocamboleschi della storia della Formula 1, con una pioggia intermittente ed un invasione di pista da parte un ex dipendente francese della Mercedes (che protestava per il suo licenziamento) che hanno ribaltato l’esito della corsa favorendo la clamorosa rimonta dalle retrovie della Rossa del brasiliano Rubens Barrichello, capace di vincere così il primo GP della carriera partendo dal 18° posto in griglia.

La Ferrari è riuscita a portare a casa tre successi sulla nuova versione accorciata dell’Hockenheimring durante l’era vincente del padrone di casa Michael Schumacher, il quale si è imposto nel 2002, 2004 e 2006 conquistando anche due pole position, mentre le ultime due vittorie sono state firmate dall’iberico Fernando Alonso. L’asturiano si è reso protagonista di due prestazioni eccezionali che gli hanno permesso di rimanere in corsa per il Mondiale con le Red Bull nel 2010 e nel 2012, anche se nel primo caso è stato agevolato dall’ordine di scuderia imposto al compagno di squadra Felipe Massa da parte del muretto box della Ferrari.

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