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Ciclismo, Adriatica Ionica Race 2019, seconda tappa: Mark Padun vince al Lago di Misurina e si avvicina al successo finale

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Il primo di due arrivi in salita all’Adriatica Ionica Race 2019 si decide allo sprint e a vincere sul traguardo del Lago di Misurina, sotto le Tre Cime di Lavaredo, è Mark Padun. Il giovane ucraino della Bahrein Merida si impone battendo Dayer Quintana (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), fratello del ben più titolato Nairo, e il belga Ben Hermans (Israel Cycling Academy). Domani il 23enne trionfatore nella tappa regina della corsa diretta da Moreno Argentin vestirà anche la maglia azzurra di leader della classifica generale.

Sin dalla mattina i corridori sono partiti con la pressione di una frazione in cui si decideva in maniera definitiva le sorti della corsa a tappe. Un percorso esigente, infatti, attendeva gli atleti pronti a scalare in rapida successione Passo Rest, Passo Pura e Sella Ciampigotto, prima del gran finale sul Lago Misurina proprio ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.

I primi ad animare la corsa, lanciando la fuga di giornata, sono stati Edward Theuns (Trek-Segafredo) Mattia Bais e Jonathan Milan (Cycling Team Friuli). Il loro vantaggio è lievitato fino a toccare i 7′ quando la corsa si trovava al chilometro 45, salvo poi accorciarsi velocemente con il passare delle salite.

Sul Passo Pura si è scatenata la bagarre. Davanti Bais è rimasto solo mentre dietro un drappello forte di undici unità ha preso in mano la corsa. Al suo interno tutti i protagonisti di giornata con: Mark Padun (Bahrain-Merida), Remco Evenepoel e James Knox (Deceuninck-Quick-Step), Jonathan Caicedo (EF), Winner Anacona (Movistar), Nicola Conci (Trek-Segafredo), Jan Polanc (UAE-Emirates), Daniel Muñonz (Androni-Sidermec), Matteo Badilatti e Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Dayer Quintana (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM).

Prima di attaccare la Sella Ciampigotto, i contrattaccanti hanno riacciuffato Bais e di comune accordo hanno proseguito la penultima erta di giornata facendo il vuoto alle loro spalle, con i più immediati inseguitori a 3′. Fondamentale l’apporto di Marco Badilatti (Israel Cycling) che ha lavorato a lungo in favore del proprio capitano Ben Hermans.

Situazione intatta all’imbocco dell’ultima salita quando gli undici battistrada comprendevano definitivamente di giocarsi la tappa. Il primo a muovere le acque con la volontà di spaccare il mondo, il talentuoso belga Remco Evenepoel (Deceuninck Quick-Step) ha portato il primo attacco, salvo poi staccarsi dimostrando tutta la sua inesperienza. 

A cinque chilometri dal traguardo sono iniziate le pendenze più esigenti e Ben Hermans, un regolarista nato, ha iniziato la sua andatura che ha scremato notevolmente il gruppo portandosi con sé solamente quattro compagni. La resa dei conti però è arrivata negli ultimi durissimi metri quando Padun ha fatto prevalere la sua dote veloce, superando Quintana e, appunto, Hermans. Chiude quarto Jonathan Caicedo (Education First), mentre James Knox (Deceuninck Quick-Step) perde qualche metro nel finale, arrivando quinto a 5″ dal vincitore. Buona la prova in chiave azzurra per Nicola Conci che esce all’attacco nel momento giusto, pagando solo sulla salita finale prima di chiudere ad 1’07” in settima posizione.

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Foto: Tour of the Alps

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