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Tuffi
Tuffi, Europei 2019: Italia ancora senza medaglie, ma è un Europeo (post Mondiale) dal tono minore
Sarà che la testa di molti ci sembra già in vacanza. Sarà che un Europeo pre-Mondiale ci lasciava una sensazione diversa, quasi di sfida al mondo, mentre quello… post sa di esame di riparazione, ma con studenti (ovvero atleti) un po’ svogliati. Sarà tutto questo assieme o molto altro, resta il fatto che dopo due giornate di gara, e con prove sulla carta favorevoli, l’Italia dei tuffi resta ancora a secco di medaglie, a Kiev. Ma non è tutta ‘colpa’ degli azzurri, anzi, ammesso agli atleti possano avere colpe e non ne hanno in realtà, perché si impegnano al massimo. I ragazzi avrebbero potuto fare e dare di più, soprattutto oggi, però è chiaro che la stanchezza per i più esperti si fa sentire, da una parte, mentre dall’altra ci può essere l’emozione di un esordio importante a livello internazionale. Ricordiamo che nel Team Event di ieri l’Italia ha schierato la squadra più giovane in assoluto e questo Europeo rappresenta proprio l’inizio di un nuovo corso in chiave azzurra.
GARE ODIERNE
A Noemi Batki non si poteva chiedere di più, oggi, nella finale della piattaforma donne, dopo la brillante qualificazione olimpica ottenuto con l’ottavo posto a Gwangju 2019, suo miglior risultato ai Mondiali. Come ha sottolineato lei stessa, è arrivata stanca e scarica alla rassegna continentale, ma è anche vero che in finale ha regalato tre tuffi da medaglia (con due errori), segno che comunque il potenziale resta intatto. La “vera” Batki avrebbe probabilmente agguantato un altro podio in Ucraina, ma cosa avrebbe cambiato nella gloriosa carriera della triestina nata a Budapest, capace di conquistare già sei medaglie continentali, di cui una d’oro (a Torino 2011)? Non tanto, onestamente. Bene ha fatto a puntare ‘tutto’ sulla rassegna iridata e soprattutto sulla conquista del pass olimpico: Tokyo 2020 per lei sarà la quarta avventura a Cinque Cerchi (a Pechino 2008, forse oggi lo rammentano in pochi, si piazzò sesta nella finale del synchro tre metri, e non dalla piattaforma, con una certa Francesca Dallapè). Sarah Jodoin Di Maria, 19enne canadese naturalizzata, già plurimedagliata per il Canada ai Giochi Panamericani giovanili, ha mostrato il suo potenziale soprattutto nei preliminari, superati brillantemente, per poi peggiorare il punteggio in finale. Una situazione “classica” per una giovane di belle speranze. Fisicamente straripante, Sarah mostra margini di miglioramento enormi. Attendiamola. Con fiducia. Chiaro che la dimensione al momento resta quella continentale.
RIMPIANTI E ATTENUANTI
Il rimpianto vero in casa Italia rimane legato alla gara dal trampolino 3 metri synchro misto, dove Bertocchi-Verzotto, già campioni nel 2017 e proprio a Kiev, hanno chiuso quarti, con qualche lamentela per i punteggi dei giudici (ci può stare), ma una gara regolare, purtroppo senza grandi acuti. Dispiace, anche se la stagione di Elena, iniziata alla grande dal trampolino 3 metri, non può essere valutata in pieno per via dei tanti guai alla schiena patiti, delle due settimane di allenamenti saltati, dell’infortunio alla caviglia destra patito proprio nel momento del ‘recupero’ dopo uno scontro con il trampolino. La milanese fa fatica a eseguire i tuffi indietro o rovesciati e insomma non può essere certo al top della forma, tant’è vero che il programma gara di Maicol ed Elena è stato cambiato anche solo rispetto ai Mondiali. Ciò detto, Bertocchi ha anche saltato bene oggi, per cui resta assolutamente capace di regalare un acuto nelle gare individuali che l’aspettano, dal metro e dai tre metri. Nonostante stanchezza e infortuni vari. Va sottolineato il bronzo della Svizzera proprio nella prova del synchro misto, solo la seconda medaglia rossocrociata nella storia degli Europei. Segno che anche in questo disciplina si allarga il confine delle Nazioni competitive. Un bene per tutto lo sport dei tuffi.
I bilanci veri, anche in chiave azzurra, si faranno alla fine. Domani trampolino 1 metro uomini con Tocci-Marsaglia (Giovanni difende l’argento del 2018, preliminari dalle 10, finale alle 17 ora italiana) e piattaforma synchro 10 metri donne, con sole sei coppie in gara, tra cui Pellacani-Batki, e finale diretta alle 15.30. Auguri.
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Foto: Twitter LEN