Nuoto
Nuoto, Coppa del Mondo Jinan 2019: Condorelli e Martinenghi, obiettivo podio nella seconda tappa in Cina
Il circo azzurro della Coppa del Mondo si sposta in Cina, a Jinan per la seconda tappa della manifestazione itinerante organizzata dalla FINA. Una tappa ad alta concentrazione asiatica, con una sorta di avvicendamento fra cinesi e giapponesi in vasca (i primi prendono il posto dei secondi) e quasi tutte le star della prima tappa, ad esclusione di Federica Pellegrini, già tornata a casa.
Per l’Italia saranno in gara Santo Condorelli e Nicolò Martinenghi. Il primo si cimenterà nei 50 e 100 stile libero, puntando al primo podio della sua avventura in Coppa del Mondo, e proverà a centrare la finale anche nei 50 e 100 farfalla, il secondo è a caccia di conferme e, perché no, di miglioramenti nei 50 e 100 rana, visto che la condizione sembra addirittura in crescita rispetto ai Mondiali.
In casa Cina, assente la star assoluta del movimento locale, Sun Yang, che è in attesa del verdetto definitivo sulla questione doping, dopo i due ori mondiali nei 200 e 400 stile, ci sono gli altri due medagliati in campo maschile, il ranista Yan Zibei, bronzo nei 100 rana, impegnato in tutte le gare della rana e il dorsista Xu Jiayu, oro iridato a Gwangju nei 100 dorso e impegnato qui nei 50 e nei 200 dorso. In campo femminile la star è la rediviva Ye Shiwen, che si è ritrovata nei misti con un doppio argento mondiale. Per lei è prevista però solo una fugace apparizione nei 200 stile. Per il resto tanti prospetti interessanti con qualche certezza già consolidata per lo squadrone cinese che gioca in casa.
Il campo partenti vede i soliti protagonisti, quelli che verosimilmente si giocheranno la vittoria finale della Coppa del Mondo versione 2019: Katinka Hosszu, Emily Seebohm, Alia Atkinson in campo femminile, Vladimir Morozov e Mitchell Larkin tra gli uomini, per una tappa che si preannuncia quasi in fotocopia rispetto a quella di una settimana fa a Tokyo. Si gareggia da domani a domenica: alle 3 ora italiana le batterie, alle 14, sempre ora italiana, le finali.
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Foto Gian Mattia D’Alberto / LaPresse