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Andy Murray, Masters 1000 Cincinnati: “Ho disputato un buon match, Gasquet è stato bravo a farmi correre”

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Quando torni a giocare in singolare dopo che, sostanzialmente, hai dato l’addio al tennis otto mesi fa, il risultato passa ampiamente in secondo piano. Con il primo turno disputato nel Masters 1000 di Cincinnati, infatti, Andy Murray ha dato il via alla sua seconda vita agonista, ed il ko con il doppio 6/4 incassato dal francese Richard Gasquet merita una analisi accurata, ma non certo severa. “Penso di avere disputato un buon match – spiga lo scozzese al sito ufficiale ATPtour.com – Ovviamente sono numerose le cose che avrei voluto fare meglio nel corso di questo match ma devo essere realistico. Non posso aspettarmi di compiere cose clamorose dopo uno stop così lungo”.

Il vincitore di tre titoli del Grande Slam punta la sua attenzione sulla tattica del rivale transalpino. “Richard sa usare con grande efficacia tutti gli angoli del campo, è uno dei migliori al mondo in questo aspetto. Sapevo, quindi, di dovermi muovere in maniera particolare a livello laterale. Ci sono state alcune occasione nelle quali non sono riuscito a farlo, ma non certo per un problema all’anca operata, era piuttosto una mia decisione. Sul finire dell’incontro, invece, sentivo che ci stavo riuscendo in maniera maggiore”. 

La chiacchierata con il sito ATPtour.com ha poi toccato altri argomenti. Per Murray, per esempio, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer sono ancora ben lontani dalla cessione del trono del tennis. “Penso che almeno per i prossimi due anni continueranno a dettare legge e non vedremo cambiamenti ai vertici. Succederà, ma non subito. Ci sono giovani interessanti ma non potranno essere dominanti per ora, ma in futuro alcuni di loro stazioneranno nei primi quattro o cinque al mondo per molto tempo”

Il nativo di Glasgow elenca i giocatori che, a suo parere, scriveranno la storia del tennis nei prossimi anni. “Mi piace molto Felix Aliassime. Penso che abbia un gioco davvero interessante poi fisicamente e mentalmente è molto forte. E’ ancora giovane e, gioco forza, avrà bisogno di un po’ di tempo. Tsitsipas a sua volta gioca alla grande, è un buon atleta e ha una personalità fantastica. E’ divertente da guardare, e da il meglio su tutte le superfici, un aspetto fondamentale per rimanere ai vertici”.

Capitolo Alexander Zverev, un campione che appare in una crisi mentale senza fine. “Sascha ha enormi potenzialità ed è il giovane che ha vinto di più. Quando passi qualche brutto mese è facile per le persone dimenticarlo. Ma è un giovane che può migliorare ancora molto”.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Andy Murray – Leonard Zhukovsky – Shutterstock

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