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Ciclismo, Davide Cassani: “Grande soddisfazione per gli Europei, ora andiamoci a prendere il Mondiale”

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Non può nascondere la sua soddisfazione Davide Cassani, CT della Nazionale di ciclismo italiana. Il bottino degli Europei 2019 è andato ben oltre le più rosee aspettative e ha sommerso di medaglie i nostri protagonisti. Merito di questa spedizione così scintillante è anche del selezionatore che, come spiega alla Gazzetta dello Sport, svolge un lavoro certosino per preparare al meglio i suoi ragazzi.  “Il mio compito è scegliere e devo dire che in questo sono bravo. Io ci metto passione e meticolosità. Scelgo prima di tutto bravi ragazzi e ripongo massima fiducia in loro. Poi spiego il percorso, gli avversari, come sono le strade e che meteo dovranno aspettarsi. In poche parole io do ai corridori i colori, i pennelli e la tela e che idea di quadro ho in mente, ma gli artisti, ovviamente, sono loro. Tutto il merito del dipinto è loro”.

Un riassunto di quanto visto ad Alkmaar appare semplice. “Abbiamo corso per vincere e ci siamo riusciti. Inoltre abbiamo entusiasmato. Sono orgoglioso di essere italiano e credo che domenica lo siano stati tanti appassionati. Poi, lo devo confessare, al momento dell’inno mi sono emozionato”.

L’Italia sembra davvero di essere di fronte ad una nuova generazione di campioni.  “I talenti li abbiamo, non c’è dubbio. Ora anche le squadre dei dilettanti hanno iniziato a capire che il loro sistema era vecchio. Per far crescere i ragazzi servono corse impegnative e confronti internazionali. Oltre a Dainese tra gli under23 ricordatevi anche di Covi e Bagioli. Abbiamo 7-8 elementi molto interessanti sui quali puntare, tra questi anche Fancellu”.

Tante soddisfazioni e vittorie, ma il neo dei Mondiali è sempre lì dietro l’angolo. “A Bergen e Innsbruck abbiamo corso bene, ma non è arrivato il successo. Probabilmente qualche errore è stato commesso, certo, ma in questo penso di essere cresciuto anche io. Ad essere sinceri siamo anche stati un po’ sfortunati in alcune occasioni e non sono mai stato deluso dai miei ragazzi. Il percorso di avvicinamento è già iniziato e la concentrazione sullo Yorkshire è massima”. 

Che Mondiale inglese dovremo attenderci? “La gara sarà lunga 290 chilometri, con tante difficoltà. Sarà un Mondiale per fondisti che sapranno superare i 3000 metri di dislivello. Il percorso sarà vallonato, probabilmente ci sarà brutto tempo, per cui vivremo uno scenario da classiche, per gente con Trentin, Colbrelli o Bettiol”. 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Davide Cassani – Comunicato Stampa-credit-photobicicailotto.

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