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F1, Kimi Raikkonen: “Quella volta che mi ubriacai per 16 giorni consecutivi… ma ora penso solo alla famiglia”

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Kimi Raikkonen non è propriamente uno di quei piloti della Formula Uno che ama parlare, figuriamoci di sè. Quando rilascia una intervista (e molto spesso succede perchè è costretto) rasenta il telegrafico, perchè è una persona che non vuole aprirsi troppo verso gli altri. Il vero “Ice Man” è solo per amici stretti e, ovviamente, famiglia. Un taglio netto sotto questo punto di vista il finlandese l’ha dato con la pubblicazione della sua biografia “Il Kimi Raikkonen sconosciuto” nella quale racconta numerosi aneddoti sulla sua vita, e lo ha confermato in una intervista al sito Motorsport.com. “Una cosa particolare che ho combinato? Sono stato ubriaco per 16 giorni consecutivi – scherza il campione del mondo 2007 con la Ferrari – Pensate che questo fatto me lo ero persino dimenticato. Era durante il campionato 2013. Tra il Gran Premio del Bahrain e quello di Spagna ho bevuto ininterrottamente. Diciamo che avevamo appena attraversato l’Europa e ci siamo divertiti un po’. Cosa c’è che non va? Non c’è niente di sbagliato in questo. Era abbastanza normale all’epoca ed è successo. Non è stata l’unica volta che ho fatto una cosa del genere…”.

Anche se sono passati solamente sei anni il “nuovo” Kimi Raikkonen si sente cambiato come persona. “Ad essere sincero dopo 16 giorni di bevute non potrei più sentirmi a posto con me stesso. Oggi ci sono altre cose nella vita più importanti. Ora ho una famiglia e faccio più fatica ad essere stressato. Trascorrere tempo con i miei figli e mia moglie è davvero fondamentale”.

Un altro momento importante della vita del pilota finlandese è stato quello dei rally. “Non sono una gara nel vero senso della parola, non hai un avversario diretto, lotti solo contro il cronometro, ma è divertente. Anche quando ho guidato nella NASCAR mi sono sentito bene, in quelle gare sì che apprezzi il duello corpo a corpo. Ho pensato spesso se avrei voluto correrci ancora e se sarei di nuovo risultato competitivo”. 

Il rapporto con i libri, invece, è discontinuo. “Per farvi capire, il giorno della pubblicazione si è tenuta una presentazione, e io la sera prima l’ho passata leggendo il mio libro. Sapevo cosa conteneva, ovviamente, perchè avevo letto alcune parti, ma io di solito non leggo. L’ho dovuto fare a scuola per forza, iniziando diversi libri, ma non finendone nemmeno uno, era troppo noioso per me. Non per colpa loro, ma penso che leggere sia stupido”. Kimi Raikkonen è davvero un personaggio unico nel mondo della F1, e non riesce proprio ad essere “dentro le righe”. Unico e inimitabile “Ice Man”…

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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