Superbike
Alvaro Bautista e Ducati: ci eravamo tanto amati…L’avvio illusorio, poi la crisi e l’addio
Il Mondiale 2019 di Superbike della Ducati è risultato quanto mai peculiare. Un inizio folgorante, dominato in lungo ed in largo da Alvaro Bautista e dalla Panigale V4, persino in maniera troppo netta, quindi una inesorabile caduta che sembra essersi arrestata solamente perché ci troviamo nel bel mezzo della pausa estiva. Come se non bastasse, poi, dall’idillio con il pilota spagnolo si è giunti dulcis in fundo al divorzio in favore della Honda. In pochi mesi si è vissuto un concentrato di emozioni davvero incredibili, che meritano una analisi accurata per provare a comprendere cosa sia successo, cosa stia accadendo, e quali saranno gli eventi futuri, a Borgo Panigale.
La scuderia bolognese in questo campionato riponeva enormi aspettative. Sapeva di avere tra le mani una moto strepitosa, a Chaz Davies aveva affiancato un campione come Alvaro Bautista, ed il dominio di Jonathan Rea doveva assolutamente essere messo in discussione ed iniziare quindi a scricchiolare. E così è stato. Tra Australia, Thailandia, Aragon e Assen, infatti, il pilota di Toledo aveva vinto tutte le prime 11 manche della stagione. Un inizio da “cannibale” con una Panigale V4 che sembrava letteralmente di un altro pianeta e vissuto sulle ali dell’entusiasmo. Il titolo sembrava ormai già cosa fatta. Tutti lo pensavano, tranne il campione del mondo in carica. Rea non ha mai mollato, ha collezionato un filotto di secondi posti notevole, per poi cambiare marcia in occasione del weekend di Imola.
Da quel momento, invece, Bautista ha ceduto di schianto, con appena 3 successi conditi da un numero decisamente superiore di cadute. Il nord-irlandese ha fiutato le difficoltà del rivale e ha centrato nove successi che, ora, lo issano al comando della classifica con un margine pressoché incolmabile di 81 lunghezze sull’iberico.
Una situazione quasi impensabile a giugno, quando un vantaggio di oltre 50 punti proteggeva il ducatista in vetta alla graduatoria generale. Tutto è svanito, evaporato, messo rapidamente nel dimenticatoio. Una enorme illusione che ha tradito tutti in casa Ducati. Un “tradimento” che, inoltre, si è consumato anche a livello di futuro. Alvaro Bautista, infatti, ha deciso di non accettare la proposta di rinnovo della casa bolognese, per sposare l’ambizioso (e ben più munifico) progetto della Honda che vuole iniziare a fare la voce grossa anche nel campionato dedicato alle moto derivate di serie. Chi avrà avuto ragione? Questo lo scopriremo solamente dalla prossima annata. Nel motorsport le cose possono cambiare davvero velocemente. Per informazioni rivolgersi a Ducati e Bautista…
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo