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F1, Mondiale 2019: Ferrari e lo sviluppo, questo sconosciuto…Red Bull e Mercedes progrediscono, non il Cavallino

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Riavvolgere il nastro e tornare ai test a Barcellona di F1 in casa Ferrari potrebbe portare all’accompagnamento di “Just My Imagination” dei Cramberries. Solo un’illusione in Catalogna. Una macchina che sembrava nata bene, performante sulle gomme e facile da portare al limite. La Rossa è rimasta lì perché dopo 12 round disputati le vittorie sono zero contro le dieci della Mercedes e le due della Red Bull.

Una prima parte di stagione, dunque, fallimentare perché è mancato tutto per vincere: prestazione, affidabilità e consistenza da parte dei piloti. Non è un caso che al giro di boa il distacco dei due alfieri di Maranello Sebastian Vettel e Charles Leclerc dalla vetta occupata dal “Re Nero” Lewis Hamilton sia di 94 e di 118 lunghezze. Un’enormità, frutto di un mix di negatività che non depone in favore del Cavallino Rampante.

Una SF90 ideata secondo una filosofia costruttiva che non ha sortito gli effetti sperati, con un deficit in termini di carico aerodinamico notevole. Una vettura che fatica a sfruttare gli pneumatici anche per uno schema delle sospensioni anteriori rivelatosi non all’altezza dei rivali. Criticità che portano la monoposto a non trovare una via di sviluppo adeguata e i distacchi da tappa del Tour de France in Ungheria, oltre il minuto, sono qualcosa di più di un campanello d’allarme.

Certo, la conformazione del tracciato non adeguata per quanto detto non ha aiutato ma i target non erano quelli di salvarsi su qualche tracciato con poche curve. Ora, in casa della Rossa, tutti attendono la doppietta Belgio-Italia (1°-8 settembre) che darà il via alla seconda parte d’annata, con la speranza che le peculiarità della vettura siano confacenti ai layout di Spa-Francorchamps e di Monza. La Ferrari, inoltre, punterà sulla terza e ultima specifica di motore, nonostante le gare rimaste siano ancora nove. Evidentemente, il team vuole giocarsi il tutto per tutto per non concludere a bocca asciutta l’annata, mettendo in conto l’idea di andare in penalità, visto che il discorso iridato è ormai chiuso.

Tuttavia, il dominio delle Frecce d’Argento e l’ascesa della Red Bull renderà arduo imporsi anche perché soprattutto la monoposto di Milton Keynes ha compiuto diversi step in avanti in termini di prestazione e di questo l’olandese Max Verstappen ha saputo approfittarne. Tutti aspetti, quindi, da tenere in debito conto in vista della ripresa delle ostilità, sperando che almeno il digiuno da vittorie (ultimo successo GP USA 2018 con Kimi Raikkonen) venga finalmente interrotto.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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